Cna, Confcommercio, Confesercenti e Lapam-Confartigianato attaccano la giunta Vecchi ed esprimono “profondo rammarico – nel metodo e nel merito – per le decisioni unilateralmente adottate dalla giunta del Comune di Reggio Emilia riguardo all’estensione della ZTL ad alcune aree della città, con particolare riferimento a corso Garibaldi, via Roma e via Emilia Santo Stefano”. Lo scrivono, in una nota, le quattro associazioni imprenditoriali reggiane: “Nel metodo – precisano – perché ancora una volta, al confronto puntuale con tutti gli attori coinvolti si è preferito procedere a testa bassa, privilegiando obiettivi ideologici rispetto a soluzioni condivise ed equilibrate: alla dimensione dell’ascolto e della discussione si sostituisce un decisionismo che cala dall’alto ogni presa di posizione e, peggio ancora, si convocano d’urgenza incontri di facciata, come è accaduto recentemente per il Tavolo unico del Centro e del Commercio, avendo già predisposto tutti gli atti formali e dunque svuotando del loro senso importanti occasioni istituzionali, decretandone, nei fatti, l’inutilità”.
” Nel merito – si legge ancora nella nota – come più volte ribadito in sede di osservazioni al PUG e al PUMS, riteniamo che la estensione delle ZTL non sia la soluzione e comunque la priorità per invertire il declino del centro storico. Il centro storico va rilanciato rendendolo più sicuro, più attrattivo, più accessibile, più vivo. Mettendo a disposizione servizi adeguati, in termini di trasporto pubblico, di arredo urbano, di parcheggi, e incrementando i momenti di intrattenimento”.
Al Comune viene contestato di aver fatto “nulla di tutto questo”, perché “non si agisce sui fattori che compongono la qualità di un centro storico, ma si individua nella limitazione del traffico in alcune strade la panacea di tutti i mali”.
“Avvertiamo netta la sensazione della mancanza da parte della giunta comunale di una visione complessiva e integrata, prevalendo piuttosto approcci parziali che non riescono ad individuare efficacemente obiettivi e direzione da tenere – concludono Cna, Confcommercio, Confesercenti e Lapam-Confartigianato di Reggio – Poi è chiaro che gli operatori del centro cittadino hanno il dovere di qualificare la loro offerta, di dare vita a proposte attrattive, di stare al passo con i tempi, ma le loro attività, anche alla luce dei durissimi anni vissuti dalla categoria, vanno innanzitutto rispettate e poi sostenute e non penalizzate”.
A me sembra la solita invettiva di gente canuta nostalgica dei bei tempi andati in cui c’erano più auto ovunque (sono abbastanza grande da ricordarmi il traffico davanti al teatro Valli) e meno regole… Sbaglio? La prossima proposta delle quattro associazioni imprenditoriali sarà chiedere uno schiocco del Guanto dell’Infinito?
“Poi è chiaro che gli operatori del centro cittadino hanno il dovere di qualificare la loro offerta, di dare vita a proposte attrattive, di stare al passo con i tempi”…ben detto. E’ proprio questo che manca, e da molti più’ anni rispetto alla ZTL, e che oggi si palesa con un centro storico in difficolta’. Non sono tanto la ZTL, il centro commerciale o la multisala che penalizzano il centro quanto una certa lentezza, di chi in centro vuole fare affari, ad adeguarsi. Chi invece lo ha fatto penso che stia avendo delle soddisfazioni economiche (anche senza le auto davanti al Valli)