Le scuole superiori riapriranno, al 50%, l’11 gennaio e non il 7. Nel consiglio dei ministri è andato in scena l’ennesimo confronto/scontro tra i partiti della maggioranza: il Pd puntava al 15 gennaio, ma Movimento 5 Stelle e Italia viva chiedevano di ripartire già il 7. Tutto il giorno ieri è stato un susseguirsi di dichiarazioni che facevano del giorno di riapertura dei portoni scolastici un tema dirimente per la tenuta della maggioranza. Già nel pomeriggio il segretario Pd, Nicola Zingaretti, aveva chiesto un rinvio e Matteo Renzi in una trasmissione televisiva tornava ad attaccare il premier Conte e sbottava: “Mi sembra assurdo non sapere se la scuola riaprirà il 7, servono tamponi a tappeto tra gli studenti, non banchi a rotelle”. Al tavolo del Governo Franceschini pone il tema come una “questione politica”. E la data più adeguata per riaprire le superiori in presenza, secondo i dem, sarebbe quella del 18. “Il rinvio è segno di un caos inaccettabile. Non si doveva arrivare a questo punto quando lo abbiamo detto da mesi che le scuole avrebbero riaperto a gennaio”, insistono le ministre renziane Teresa Bellanova e Elena Bonetti. E il M5s se la prende anche con il ministro dei trasporti Paola De Micheli. “L’organizzazione dei trasporti è stata totalmente assente”, sottolinea una fonte di governo pentastellata. Alla fine la mediazione cade sull’11 gennaio. Le scuole elementari e medie riapriranno regolarmente giovedì 7 gennaio.
Gialli e arancioni Si va verso una zona gialla ‘rafforzata’ nei giorni feriali – con il divieto di spostamento tra le regioni e la conferma della regola che prevede la possibilità di spostarsi verso un’altra abitazione nella regione per massimo due persone – e una zona arancione nel fine settimana. Il nuovo decreto sarà in vigore fino al 15 gennaio. Il testo prevede anche l’abbassamento della soglia dell’Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce e che sarà in vigore da lunedì 11: con Rt ad 1 si andrà in zona arancione e con l’Rt a 1,25 in zona rossa.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]