Il Comune di Modena non si è costituito parte civile nel processo cosiddetto “White list” relativo all’impresa Bianchini costruzioni di San Felice sul Panaro nonostante nei giorni scorsi il Consiglio comunale, approvando uno specifico ordine del giorno, avesse invitato l’amministrazione a valutarne l’ipotesi, dopo la verifica della fattibilità dal punto di vista giuridico. E oggi, giovedì 17 dicembre, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha spiegato in Consiglio comunale come “la decisione sia stata assunta dalla Giunta, che si è subito attivata per la verifica richiesta dal Consiglio, sulla base delle valutazioni e delle considerazioni dei tecnici secondo i quali, visti i reati per i quali gli imputati sono a processo, mancano i presupposti per la costituzione di parte civile”.
In particolare, il sindaco ha spiegato che i tecnici stessi hanno rilevato “una carenza degli elementi di astratta configurabilità del danno che avrebbe subito il Comune e la titolarità del predetto diritto”.
Il sindaco, comunque, ribadendo piena fiducia nell’operato della giustizia e ricordando l’impegno del Comune per la promozione di una cultura della legalità, ha assicurato che l’amministrazione comunale seguirà con attenzione la vicenda processuale e che solleciterà il Parlamento, come richiesto nello stesso ordine del giorno approvato dal Consiglio, a promuovere una riforma dell’articolo 416 bis del Codice penale, che regolamenta l’associazione a delinquere di stampo mafioso, “per definire il perimetro oggi più appropriato relativo a questo reato”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]