“Una scelta importante non solo a beneficio dei consumatori, ma prima ancora nei confronti dei produttori, perché in questo modo se ne valorizza il lavoro, la serietà e, non di meno, si punta a sostenere le quotazioni di prodotti che oggi non garantiscono una redditività sufficiente a coprire i costi”.
Così Confcooperative Terre d’Emilia commenta la decisione del Consorzio Tutela Vini Emilia a proposito dell’apposizione, sulle bottiglie, del contrassegno di Stato.
Perso oltre l’11% di produzione con l’ultima vendemmia – sottolinea la centrale cooperativa – “i lambruschi hanno bisogno di un’operazione di rilancio su larga scala, e anche quest’ultima azione del Consorzio va nella direzione giusta, insieme alle riflessioni che vanno maturando per quanto riguarda le coltivazioni, la trasformazione, gli aspetti commerciali e l’avvio di ulteriori modalità di proposta dei prodotti per avvicinare nuovi consumatori”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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