Rimane in carcere Giampiero Gualandi, il 62enne ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia, accusato di aver ucciso Sofia Stefani, 33 anni, ex vigilessa. Lo ha deciso il Gip del tribunale di Bologna Domenico Truppa nel corso dell’udienza di oggi, sabato, accogliendo la richiesta della Procura, che coordina le indagini dei carabinieri, ravvisando la gravità degli indizi a carico dell’indagato. Il fermo non è stato convalidato, perché non è stato ritenuto sussistente il pericolo di fuga. Ma è stata comunque valutata l’esigenza cautelare.
La difesa di Gualandi ha già preannuncia il ricorso di riesame al Tribunale della libertà. L’ex comandante della polizia locale di Anzola, rispondendo per circa un’ora e mezza alle domande del giudice, ha infatti confermato la versione già data nelle dichiarazioni di giovedì sera: non c’era alcuna volontà di uccidere, è stato un tragico incidente, un colpo di pistola partito per errore durante una colluttazione nell’ufficio.
Giovedì lei è andata nel suo ufficio, lui aveva con sé la pistola d’ordinanza che stava pulendo, c’è stata la colluttazione e il colpo sparato. “Tutto è durato tre minuti”, ha spiegato ai cronisti il difensore, avvocato Claudio Benenati. E’ anche emerso che i due ex vigili urbani avevano avuto una relazione che lei voleva portare avanti, lui invece voleva troncare.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]