E’ ormai lanciata la corsa che porterà alla segreteria del Partito democratico. Per ora i candidati certi scesi in campo sono solo: il presidente della Regione Emilia-Romagna, che lo ha fatto domenica intervenendo al proprio circolo dem di Campogalliano, nel Modenese, e un’altra emiliana, Paola De Micheli, ex ministra piacentina apprezzata dall’area vicina a Letta. Ma nel percorso congressuale che porterà alle primarie fissate per il prossimo 19 febbraio si attendono figure pronte a confrontarsi sulla leadership.
La prima fra tutte è Elly Schlein, sulla cui candidatura è in corso uno scontro all’interno del partito dem. L’ex vicepresidente e numero due in Regione di Bonaccini, non è iscritta al partito e per farla correre andrebbe modificata una norma dello Statuto. Eppure in molti vedono di buon occhio questa candidatura, come un segno di discontinuità e novità, in più è una giovane donna.
La Schlein può già contare sul sostegno di di Area Dem, quella di Dario Franceschini. Ma sulla 37enne italo-svizzera americana è puntato anche l’interesse di Nicola Zingaretti e non si esclude quello della sinistra interna guidata da Andrea Orlando e Peppe Provenzano. E pure Gianni Cuperlo e Goffredo Bettini, potrebbero infine convergere sulla Schlein.
Per quanto riguarda invece Stefano Bonaccini, dalla parte del governatore si schierano molti amministratori pubblici, sindaci e presidenti di Regione, e dirigenti dem. Mentre l’area politica del Pd che lo sostiene è Base Riformista, la corrente che va da Alessandro Alfieri a Lorenzo Guerini passando per Simona Malpezzi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]