Anche ad aprile prosegue il progetto “Camera Music” della Fondazione i Teatri di Reggio, che ha trasformato la musica da camera in soggetto e protagonista di cinque cortometraggi: cinque piccoli concerti – ognuno dei quali dedicato a un unico compositore – eseguiti da alcuni tra i migliori interpreti italiani in un diverso e suggestivo spazio del teatro Valli di Reggio, ripresi ogni volta da un diverso videomaker e trasmessi in streaming online sul sito, sul canale Youtube e sulla pagina Facebook della Fondazione.
Il quarto appuntamento, in programma venerdì 9 aprile alle 20.30, farà entrare (virtualmente) il pubblico nella splendida sala dell’Astrolampo, uno dei luoghi più suggestivi dell’intero teatro, dove il violoncello di Francesco Dillon eseguirà la Suite n.3 op. 87 di Britten – ripreso da Valeria Civardi, videomaker laureata all’Accademia di belle arti e diplomata in regia alla Scuola Holden di Torino, realizzatrice di cortometraggi e documentari.
La Suite n.3 op.87 è un omaggio di Britten a una terra da lui molto amata, la Russia: un omaggio che si manifesta nella dedica a Rostropovič, nelle velate evocazioni di Šostakóvič e nei temi popolari russi, che a ogni apparire illuminano l’ombrosità della suite stessa.
Dillon ha al suo attivo una brillante carriera internazionale, caratterizzata dall’originalità e dalla varietà del repertorio esplorato. L’intensa attività solistica lo ha visto esibirsi sui più prestigiosi palcoscenici internazionali, con orchestre sempre importanti e collaborando con direttori d’orchestra di primo piano. È tra i fondatori del Quartetto Prometeo, membro stabile dell’ensemble Alter Ego e sarà nella giuria del Premio Borciani, il concorso internazionale per quartetto d’archi in programma a Reggio a giugno.
Il profondo interesse da sempre coltivato per la contemporaneità ha portato Dillon a costruire solide collaborazioni con i maggiori compositori del nostro tempo; ha inciso per le principali etichette musicali e le sue esecuzioni sono trasmesse dalle più prestigiose emittenti radio e tv. All’attività concertistica ha affiancato anche esperienze didattiche; è inoltre direttore artistico del festival di musica contemporanea Music@VillaRomana di Firenze e del festival Castelcello a Brunnenburg, in Alto Adige.
La Sala dell’Astrolampo, il luogo che farà da cornice al concerto, è una stanza di travi in legno collocata proprio sopra la platea del teatro, dalla quale è separata da una grata circolare: da quella grata, che si apre con un congegno che oggi è motorizzato (ma un tempo era manuale, e il meccanismo che lo regola è ancora perfettamente funzionante), viene issato il grande lampadario Astrolampo per le necessarie operazioni periodiche di pulizia e per la manutenzione ordinaria e straordinaria.
Venerdì 16 aprile, sempre alle 20.30, il progetto “Camera Music” si concluderà con l’Ensemble Icarus, che eseguirà la Sonata per flauto, viola e arpa di Debussy nella Sala dei Pittori, ripreso da Matteo Bigi e Luca Moretti.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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