Nel pomeriggio di martedì 20 luglio la campagna vaccinale dell’Emilia-Romagna ha raggiunto due importanti traguardi: metà della popolazione vaccinabile della regione è ora completamente immunizzata contro il nuovo coronavirus, avendo ricevuto una (nel caso del vaccino monodose di Johnson & Johnson) o entrambe le dosi previste (nel caso degli altri vaccini finora approvati dall’Ema: Pfizer, Moderna e Astrazeneca); una quota che sale a due terzi del totale se si comprendono tutte le persone alle quali è stata somministrata almeno la prima dose.
Alle ore 14 avevano infatti completato il proprio ciclo vaccinale 2.026.367 persone, pari al 50,4% della platea di persone dai 12 anni compiuti in su. La prima dose, inoltre, è stata somministrata anche ad altre 653.443 persone, numero che porta al 66,7% la percentuale della platea di persone vaccinabili che ha ricevuto almeno una dose.
Arrivati a questo punto, la sfida è quella di riuscire a convincere quella parte di popolazione emiliano-romagnola (pari al momento a circa un milione e 300mila persone) che finora per diversi motivi si è sottratta alla vaccinazione. Oltre la metà di questo segmento ha meno di 40 anni, anche se l’attenzione è concentrata in particolar modo sulle oltre 138.000 persone con più di 60 anni (si tratta di circa il 10% degli appartenenti a questa fascia d’età) che non hanno ancora ricevuto nemmeno la prima dose di vaccino, e che dunque al momento risultano più che mai vulnerabili al rischio di essere contagiati dal virus Sars-Cov-2 e di pagarne le conseguenze.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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