Con un anticipo di qualche giorno rispetto al programma, giovedì 6 maggio in Emilia-Romagna si è aperta la finestra per prenotare la vaccinazione anti-Covid riservata alle circa 250mila persone dai 60 ai 64 anni, quelle nate tra il 1957 e il 1961 (compresi): nella sola prima giornata sono stati più di 80mila – pari a un terzo del target complessivo – i cittadini rientranti nella fascia d’età interessata che hanno già fissato l’appuntamento. Oltre mille di loro, inoltre, hanno già ricevuto la prima dose: è successo a Bologna, a Ferrara e in Romagna, mentre nelle altre aziende sanitarie territoriali le inoculazioni partiranno nei prossimi giorni.
Le prenotazioni già effettuate sono state così suddivise: 3.945 in provincia di Piacenza, 7.431 in quella di Parma, 7.188 in quella di Reggio, 13.177 in quella di Modena, 20.893 nel territorio della città metropolitana di Bologna, 3.328 nell’Imolese, 6.344 in provincia di Ferrara e 18.762 nelle province di competenza dell’Ausl della Romagna (Forlì 3.063, Cesena 3.734, Ravenna 7.164, Rimini 4.801).
Restano invariate le modalità di prenotazione, che si può effettuare recandosi di persona agli sportelli dei Centri unici di prenotazione (Cup) o nelle farmacie e parafarmacie abilitate alle prenotazioni Cup, oppure online attraverso il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), l’app ER Salute, il CupWeb, o ancora telefonando al numero della propria Ausl territoriale di riferimento. Tutte le informazioni divise per categoria si possono consultare sul sito della Regione.
Per prenotarsi non è necessaria alcuna prescrizione medica: sono sufficienti i dati anagrafici – nome, cognome, data e comune di nascita – o, in alternativa, il codice fiscale. All’atto della prenotazione saranno immediatamente comunicati la data dell’appuntamento, il luogo in cui recarsi e tutte le altre informazioni necessarie. Nel caso in cui si fosse impossibilitati a recarsi autonomamente all’appuntamento, è possibile rivolgersi alla propria azienda Usl.
Da venerdì 7 maggio, inoltre, potrà accedere alla vaccinazione anche un altro importante segmento di cittadini considerato prioritario dal piano vaccinale nazionale e regionale, quelli appartenenti alla cosiddetta “Categoria 4”, ovvero “persone con comorbidità di età inferiore ai 60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per i soggetti estremamente vulnerabili”.
A questa platea appartengono i cittadini affetti da patologie o situazioni di compromissione immunologica che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19: le patologie previste (qui l’elenco completo) sono all’incirca le stesse della Categoria 1, quella delle persone considerate ad “elevata fragilità”, ma con un livello di gravità che nel caso della Categoria 4 è ritenuto inferiore. Sono undici le aree interessate: malattie respiratorie, cardiocircolatorie, neurologiche, diabete/altre endocrinopatie, Hiv, insufficienza renale/patologia renale, ipertensione arteriosa, malattie autoimmuni/immunodeficienze primitive, malattie epatiche, cerebrovascolari e patologie oncologiche.
In questa prima fase le vaccinazioni per la Categoria 4 saranno riservate ai cittadini con un’età compresa tra i 51 e i 59 anni (ovvero i nati dal 1962 al 1970): i soggetti interessati non dovranno prenotarsi, perché saranno contattati direttamente dalle aziende sanitarie territoriali di riferimento.
Dopo il via libera della struttura commissariale nazionale, infine, in questi giorni ripartiranno anche le prenotazioni per la vaccinazione del personale scolastico e universitario, che era stata sospesa per dare temporaneamente la priorità ad anziani e soggetti fragili.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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