di Elisa Alloro – Alla vigilia di un 2020 che segnerà i suoi 40 anni di attività musicale, pieno di iniziative “work in progress”, ma ancora top secret, Piero Pelù torna prepotentemente sulla terra con una “bomba atomica” green e earth friendly, pronta ad esplodere.
Picnic all’inferno, così si chiamerà il nuovo singolo da solista del rocker tosano, per tanti l’immortale “El Diablo”, in pausa dai Litfiba, da sempre sensibile alle tematiche dell’ambiente e del clima (da Peste del 1988 a Eutòpia del 2016, passando per Woda Woda 1990, Stesso Futuro 2002, Tribù 2006, Intossicato 2016), soprendente e musicalmente inaspettato.
In uscita il 18 ottobre, prodotto con grande armonia e intesa da Piero Pelù e Luca Chiaravalli, il brano riprende il discorso che Greta Thunberg fece nel dicembre 2018 a Katowice (Polonia) in occasione della COP24, elaborando una canzone in cui la sua eclettica voce s’incontra e si alterna con quella della giovane attivista svedese, in una sorta di originalissimo “duetto”.
<<Ci ho visto un disegno>>, rincara Pelù: <<Greta è il nome della mia figlia più grande e la Thunberg, ha l’età della mia bambina più piccola. Ascoltando il discorso tenuto a Katowice ho notato che il modo di parlare dell’attivista svedese ha una cadenza musicale. Fondere la voce di Greta insieme al groove, alle chitarre, al mio canto gospel e alle strofe della canzone è venuto spontaneo. La famiglia e i legali della Thunberg hanno dato il loro consenso dopo averlo ascoltato e se ci saranno ricavi importanti, non escludo che parte di questi saranno devoluti alla Fondazione della sua famiglia>>.
Un brano dalle sonorità “marziane”, una miscellanea di suoni e di stili, dove la potenza e il ritmo del rock, del blues e del gospel – <<tre generi che io adoro da sempre>>, sottolinea – si fondono in modo assolutamente innovativo, anche con l’elettronica, e in cui il rocker conferma la sua eterna voglia di sperimentare e di allargare gli orizzonti della sua musica, senza mai perdere il suo marchio di fabbrica.
Il video, di cui Piero Pelù ha fatto anche la regia, girato pochi giorni tra le vie di Milano, è stato presentato in anteprima con un trailer, venerdì 11 ottobre a IMAGinACTION (il festival internazionale del videoclip che si terrà dall’11 al 13 ottobre a Ravenna): <<E’ il ritratto esatto di quello che siamo noi oggi>> – specifica il cantante – <<consumatori veloci. Io giro nel traffico di Milano con un tavolino da picnic degli anni ‘60, per piazzarmi ogni tanto, tra il cemento e lo smog, a godermi il mappamondo che tengo stretto in mano>>.
Un progetto più ampio, rincara Piero Pelù, <<che nel 2020 prenderà varie forme>>, ma che intanto ci possiamo godere in sei live che promettono scintille.
Il 13 novembre partirà da Roma il “Benvenuto al mondo tour”: sei concerti in sei importanti città italiane (segnatevi in agenda che arriverà all’Estragon di Bologna il 15 novembre) e che vedranno esplodere la leggendaria energia live dell’artista fiorentino.
Accompagnato sul palco dai Bandidos (Giacomo Castellano “James Castillo”- chitarra, Luca Martelli “Luc Mitraglia”- batteria, cori e sequenze, Dado Neri “Black Dado” – basso, doppia chitarra e cori), Pierò Pelù sarà pronto ad infiammare il pubblico in un live show che si preannuncia stupefacente, con una scaletta che includerà tanto i suoi pezzi, come quelli dei Litfiba, chiaramente in chiave Bandidos: <<sto chiedendo alle sale che ci ospiterrano di usare meno plastiche possibili. All’estero si possono già trovare locali che utilizzano materiali meno impattanti. Sarà una goccia nel mare, ma bisogna farlo, è il moneto giusto per farlo. Ho molta speranza in questo: che anche l’Italia arrivi a essere in linea con altri Paesi del mondo>>.
I biglietti sono già disponibili in prevendita sul sito di TicketOne e nei punti di vendita abituali. Info e biglietti su www.friendsandpartners.it
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]