Si è riunita lunedì pomeriggio la cabina di regia regionale per l’assistenza ai profughi in Emilia-Romagna, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, della vicepresidente Elly Schlein, dell’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, del sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi e videocollegati prefetti, i sindaci delle città capoluogo, i presidenti di Provincia e i rappresentanti di Anci e Upi.
Tra i temi al centro dell’incontro, la valutazione dell’impatto di numeri crescenti sul sistema regionale emiliano-romagnolo che, da solo, sta ospitando quasi un quarto dei profughi arrivati nel nostro Paese: 14.500 sui quasi 60mila accolti in Italia, 6.500 minori.
Condiviso l’impegno di tutto il sistema regionale di accogliere al meglio possibile ogni persona in arrivo e in fuga dalla guerra, così come la necessità di una equa distribuzione degli arrivi a livello nazionale, in costante rapporto e collaborazione con il Governo e il Dipartimento nazionale di Protezione civile. Da un punto di vista organizzativo, in Emilia-Romagna il sistema di accoglienza continua ad essere diffuso, soprattutto presso famiglie e cittadini. Da questo punto di vista, è stato valutato positivamente il fatto che il Governo abbia accolto la proposta avanzata dall’Emilia-Romagna la settimana scorsa in sede di Conferenza delle Regioni per un contributo economico alle famiglie che accolgono.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]