La direzione nazionale dell’Ucoii è certa di interpretare il sentimento generale dei musulmani in Italia esprimendo la sua soddisfazione per le decisioni assunte dal Governo in merito alla ripresa delle attività religiose nei luoghi di culto.
La possibilità di riaprire moschee e sale di preghiera, pur nel più scrupoloso rispetto delle norme indicate dal protocollo redatto dal Ministero dell’Interno, giunge a sanare un vulnus doloroso che era stato deciso nel quadro delle misure di contenimento della pandemia in atto. L’Unione infatti partecipa assieme alle altre sigle religiose non cattoliche al tavolo indetto dal Dipartimento per le Libertà Civili del Ministero dell’Interno per la definizione della nuova fase due per le organizzazioni religiose.
L’UCOII, in attesa di sapere dal Governo la data per la riapertura delle sale preghiere e delle moschee, tuttavia sottolinea la specificità della comunità musulmana che prevede le modalità di culto congregazionali e che sta vivendo la sensibile e particolare ritualità del mese di Ramadan. Inoltre, sarà necessario al più presto dare delle risposte chiare sulla celebrazione dell’importante festività di Eid Al Fitr prevista per il 24 maggio. Per questo ci auguriamo che oltre alla celerità che dovrà avere questo percorso indetto dal Governo ci possa essere già da subito anche una più ampia collaborazione da parte delle autorità locali con le nostre realtà di base nel concedere quegli spazi esterni e guidare le stesse comunità alla realizzazione della libertà di culto nella massima tutela possibile.
Un altro invito di responsabilità invece, l’Unione lo rivolge a tutte le comunità di musulmani in Italia, per conformarsi diligentemente alle norme evidenziate nei protocolli governativi o a valutare, nel caso non fosse possibile, di mantenere chiuso il proprio centro.
Le norme per la riapertura in sicurezza che fino ad ora il documento elaborato con il Ministero riporta sono:
– Igienizzazione dei luoghi di culto, prima e dopo le funzioni religiose.
– Invito a privilegiare luoghi all’aperto ovunque sia possibile.
– Rispetto del distanziamento tra i presenti..
– Disponibilità di presidi e dispositivi igienici (mascherine, guanti e disinfettanti) a disposizione dei frequentatori.
– Massima disciplina nell’accesso e nel deflusso dal luogo di preghiera.
Si tratta ancora una volta di una fase transitoria che ci auguriamo possa concludersi quanto prima e cogliamo l’occasione per porgere a tutta la comunità dei musulmani d’Italia i nostri rinnovati auguri.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]