“Combattiamo ogni battaglia per Sinisa e per la maglia”. Con questo striscione la curva del Bologna ha accolto l’ingresso in campo dei rossoblu nel derby contro la Spal. E una standing ovation ha salutato l’arrivo sull’erba di Mihajlovic, dimesso mercoledì dall’ospedale dopo il primo ciclo di terapie per curare la leucemia. Il tecnico è entrato in campo da solo, dopo le formazioni, cuffia rossoblù in testa. Il serbo ha risposto battendosi il petto e ringraziando gli spettatori, tutti in piedi, poi si è sistemato davanti alla panchina, senza neppure sedersi.
E alla fine la squadra regala all’allenatore i primi tre punti, con un gol di testa di Soriano al 93′.
Ultimi commenti
1. Le celebrazioni religiose spetterebbero alle autorità religiose piuttosto che a quelle civili. 2. Evidentemente i (sedicenti) cristiani non costituiscono più un appetibile bacino elettorale.
E che non ci passi per la mente di voler imitare la passione di Cristo per guadagnarci il Regno dei Cieli!!! Questa visione tenebrosa lasciamola […]
A proposito del 25 aprile che i PD.ini si apprestano a celebrare in pompa magna a casa cervi: possibile che lor sapienti e ricercatori non