Malgrado da dicembre, cinque corse di treni ad Alta Velocità che collegano Milano alla Puglia, non faranno più sosta a Parma transitando sul nuovo tracciato dell’alta velocità e non più su quello tradizionale, “la città di Parma resta ampiamente collegata con Bologna, con Milano, con Roma e con il sistema Av: le cinque corse che non si fermeranno più nella città ducale sono una decisione di Trenitalia, semplicemente perché erano poco utilizzate e fuori dalle fasce pendolari che quindi restano garantite”.
E’ quanto trapela da fonti del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Fonti secondo cui il vicepremier e Ministro Matteo Salvini, “ha sempre dimostrato, con i fatti, massima attenzione per le realtà locali e l’Emilia-Romagna non fa eccezione, Parma compresa”.
Prima, annunciando il passaggio dei cinque treni sulla nuova linea ad Alta velocità abbandonando quella storica, l’assessore regionale ai Trasporti dell’Emilia-Romagna, Andrea Corsini aveva detto di “prendere atto con rammarico che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, a parole dice di voler potenziare i servizi ferroviari nel centro e nel nord Italia, poi nei fatti penalizza i trasporti su ferro e in particolare la Regione Emilia-Romagna”. Considerazioni respinte dalle fonti del Mit. “Sul piano strettamente politico – viene osservato – la scelta di penalizzare la città ducale dall’Alta Velocità a favore di un’altra realtà emiliana è frutto di precise valutazioni fatte in passato dal centrosinistra regionale e nazionale ai tempi di Romano Prodi”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]