Tre domande a Giovanni Tarquini

tarquini

Giovanni Tarquini, candidato sindaco al Comune di Reggio Emilia, sostenuto dai partiti del centrodestra.

Tarquini, si presenti: “Sono nato a Reggio Emilia, vivo a Reggio Emilia, dove svolgo la professione di avvocato dal 1996. Sono sposato e padre di tre figli. Credo nei valori liberali e nella educazione e formazione cristiana dei giovani”.

Perché ha deciso di candidarsi a sindaco di Reggio Emilia con il centrodestra?

Ho deciso di candidarmi con una lista civica appoggiata dai partiti del centro-destra in ragione della piena condivisione di principi e di intenti. Credo che Reggio Emilia sia rimasta legata a una concezione ormai superata di antagonismo e contrapposizioni tra ideologie, di sinistra e di destra, che hanno impedito di affrontare i problemi veri e quotidiani della città. Siamo rimasti per troppi anni accecati da un contrasto che tuttora resta vivo soltanto in termini astratti e che vede da sempre, vale a dire da quando è nata la Repubblica Italiana, la sinistra farla da padrone, senza alcuna proiezione verso chi la pensa diversamente e che, per essere tenuto ben lontano dai posti di comando, viene tacciato di essere portare di interessi e spunti totalitari. L’alternanza è espressione di democrazia e noi vogliamo riaffermarla con forza.

Perché gli elettori dovrebbero votarla?

Perché la città è da più di dieci anni ostaggio di amministratori che hanno effettuato scelte sbagliate sul territorio ed è segnata fortemente da un percorso di lento peggioramento che ora si traduce in effetti assai concreti e devastanti per la popolazione. Votare per la mia lista e per la coalizione del centro-destra significa spezzare un equilibrio negativo, risvegliare le coscienze, soprattutto delle nuove generazioni, che presto saranno anch’essi elettori, interrompere quell’andamento negativo verso il basso, invertendo la rotta, agendo per il bene della collettività e tralasciando logiche speculative e finanziarie. Con il voto alla nostra coalizione, si dichiara che si vuole interrompere quella condizione di sofferenza in favore di una esperienza nuova, fondata sul rispetto della persona e dei valori universali.

Quali sono problemi di Reggio Emilia? Li indichi in ordine di importanza.

Reggio Emilia vive in una condizione di sofferenza generalizzata; tuttavia esistono alcune zone specifiche in cui i cittadini non sono in grado di reagire e laddove lo facciano dimostrano, ancora una volta, di avere un grande cuore e una grande passione, ma di essere senza mezzi. La sicurezza e la legalità sono il tema più importante da affrontare; diverse zone della città rischiano di diventare solo dei dormitori a cielo aperto e la situazione di degrado delle aree a ridosso stella stazione è particolarmente grave ed evidente. Ma non solo sicurezza; dovrà esserci un intervento drastico e innovativo anche sulla mobilità e sull’ambiente, sulla tutela dei soggetti fragili e sulle imprese. Queste ultime sono di fatto le risorse che garantiscono crescita e benessere. Vanno ascoltate e agevolate senza perdersi in passaggi lenti e borbonici, pur tipici, ahimè, dell’apparato pubblico.




Non ci sono commenti

Partecipa anche tu