di Matteo Spaggiari _ Nella notte di ieri la città di Reggio Emilia è stata sconvolta da una tragedia tanto prevedibile quanto evitabile.
L’incendio che ha sconvolto il quartiere di via Turri, zona stazione, ha mietuto due vittime e decine di feriti, tra i quali alcuni molto gravi. Le dinamiche dell’incidente dovranno essere chiarite nelle prossime ore, come conferma il sindaco Vecchi: “Siamo di fronte a una grave tragedia di cui però non si conoscono ancora le cause”. In questi istanti le forze dell’ordine stanno procedendo alla bonifica delle cantine dello stabile. Queste verifiche sono in svolgimento per accertarsi che nessuno sia rimasto chiuso negli scantinati.
La zona dell’incendio è conosciuta da tempo per problemi di abusivismo, come conferma il rappresentante della comunità marocchina (ai microfoni di TgCom 24, ndr), Abderrahim Mouloudj, il quale afferma: “Si sa da anni che quelle cantine sono occupate abusivamente e nessuno ha fatto nulla, queste sono vittime del degrado e della politica mal gestita dell’integrazione”.
Questa tragedia poteva essere evitata? Probabilmente sì, ma ormai è inutile porsi il quesito.
Le autorità erano a conoscenza della reale situazione del quartiere di via Turri? Certamente. La conferma arriva dalle parole del sindaco: “Questo è il quartiere più problematico della città dal punto di vista della qualità della residenza”.
Perché, se a conoscenza delle condizioni disagiate dei cittadini della zona stazione, non si è riusciti ad arginare il problema? Questo non si può sapere, però è fondamentale che si inizi a pensare e a riflettere su questa tematica (come dimostra il progetto di riqualificazione del Parco delle Paulonie, ndr).
In questo momento non bisogna andare alla ricerca di un capro espiatorio, ma ci si deve interrogare su un problema ben più grande: perché, in Italia, il problema dei migranti e quello del degrado sono ugualmente mal gestiti?
In un periodo politico in cui l’isterismo verso le persone “diverse” da noi è in continua crescita e dove il Ministro degli Interni fa approvare un Decreto Sicurezza che ricorda vagamente la prima bozza delle Leggi Razziali del 1938; si deve prendere coscienza della problematica e affrontarla nel modo più sincero possibile, senza farsi influenzare dai grandi manipolatori di destra. In Italia i dati sull’immigrazione sono decisamente meno di quelli che noi crediamo, ma ci sentiamo oppressi dalla loro presenza.
Pensiamo che per colpa loro ci sia un tasso di criminalità più elevato (dimenticandosi che la criminalità l’abbiamo inventata noi italiani, modestia a parte), che ci siano più spacciatori (anche se è risaputo che il racket della droga è “Made in Italy”) o che ci rubino il lavoro (sfortunatamente per noi, gli stranieri sono una risorsa importante perché riescono a coprire delle mansioni che noi italiani “chic” non vogliamo più fare). Questa visione distorta della realtà è stata causata da un’esposizione sbagliata del problema. Il governo Renzi, di stampo democristiano e non di sinistra, non è stato in grado di affrontare il problema, anzi, ha facilitato il lavoro delle ONG e lo “schiavismo moderno”. I famosi “35€ a migrante” non sono stati spiegati ai cittadini e ognuno di noi (senza informarsi) si è fatto un’idea personale del loro utilizzo; oltre ad aver creato un vero e proprio business intorno alla vita di questi uomini, donne o bambini. Questa cattiva gestione ha aumentato il rancore all’interno dei cittadini italiani, facendo sembrare Matteo Salvini il “principe azzurro” (quando, a malapena, è paragonabile ad un rospo).
In conclusione, siamo passati da una governo che non affrontava il problema a uno che vuole distruggere il problema, ma qualcuno che voglia risolvere il problema non esiste?
“Pensiamo che per colpa loro ci sia un tasso di criminalità più elevato (dimenticandosi che la criminalità l’abbiamo inventata noi italiani, modestia a parte)”…che commento idiota. Noi pensiamo che il tasso di criminalità degli stranieri sia più elevato semplicemente perché E’ COSÌ (gli stranieri delinquono in media 5 volte più dei locali: dati della Fondazione Hume). Sono di sinistra, ma è proprio questo approccio saccente e disinformato sulla questione migranti che fa volare Salvini! Leggetevi Ricolfi così imparate qualcosa, prima di fare le predicozze!