Nella tarda mattinata di martedì 11 gennaio quattro persone di vent’anni – tre ragazzi e una ragazza – sono state trovate morte all’interno dell’abitacolo di un’auto inabissata per metà nelle acque del fiume Trebbia, in una zona isolata nei pressi delle località di Malpaga e Puglia di Calendasco, in provincia di Piacenza.
Il ritrovamento è stato reso possibile grazie alla segnalazione di un pescatore, che ha avvistato l’auto ribaltata lungo l’argine del corso d’acqua, in corrispondenza di un’ansa del fiume. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Piacenza – per estrarre i corpi, ormai senza vita, con l’aiuto di un mezzo anfibio – e i soccorritori del 118 con la Croce Rossa e l’auto medica.
Dei quattro occupanti del veicolo, che in precedenza avevano partecipato a una festa di compleanno, non si avevano più notizie dalla tarda serata di lunedì 10 gennaio, tanto che le famiglie ne avevano denunciato la scomparsa ai carabinieri: l’ipotesi più probabile, al momento, è che si sia trattato di un incidente stradale avvenuto durante la notte, come dimostrerebbero le tracce impresse dalle ruote della macchina su un terreno adiacente al punto dell’argine in cui è avvenuto il ritrovamento. L’uscita di strada, secondo la prima ricostruzione dei fatti, potrebbe essere stata dovuta alla fitta nebbia, che ha causato una forte diminuzione della visibilità nella zona.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]