di Luigi Bottazzi
Forse mi sbaglio: le mie informazioni le traggo solo dalla stampa. Non so fino a che punto l’amico Pierluigi Castagnetti, con la sua dura presa di posizione, anche verso Letta, rappresenti il vero “sentiment” dei popolari: “Se cambiate natura al partito (cioè il PD) ne trarremo le conseguenze”.
Prendiamo atto di questo avvertimento, che gli fa onore, proprio perché è un autorevole presidente dell’Associazione ‘I popolari’, che si richiama al nome altrettanto impegnativo e “glorioso” del partito dei cattolici c.d. “democratici” impegnati in politica.
“Una grande forza politica, come tutti sanno, a suo tempo fondata da Luigi Sturzo e poi ripresa nel rinnovamento strenuamente voluto dall’amico, Mino Martinazzoli, dopo sciagurato scioglimento della DC. Una botta invereconda voluta da Buttiglione, che incominciava a scivolare verso il berlusconismo accattivante.
Va aggiunto che nel sistema politico italiano nasceva, dopo le scelte di Segni (ricordate la legge elettorale che intaccava proporzionale) e di Prodi, con l’ alleanza dell’Ulivo, l’idea di fare nascere e sviluppare, grazie alla positiva esperienza di governo, un bipolarismo all’italiana. Una cultura ed un sistema politico che è invece solo una peculiare e caratteristica della tradizione anglosassone o statunitense. E non nella esperienza dei paesi continentali europei.
Personalmente nel 2007 mi sono battuto, assieme a molti altri amici di area cattolica, come Pippo Bertani, contro quella scelta poco ponderata. Molti di loro, come chi scrive, si sono poi ritirati dalla vita politica attiva. La fusione della Margherita con i DS è stata una fusione a freddo. Perché, allora e, con tutto rispetto delle rispettive “storie “politiche, i loro dirigenti non avevano capito o non volevano capire che con l’unificazione, due evidenti debolezze (Margherita e DS ) non potevano fare, unificandole, una solida e sufficientemente omogenea forza politica. Alla fine sarei curioso di sapere al riguardo cosa ne pensa Albertina Soliani che è stata inserita da Castagnetti per conto della sua associazione nel cd ” Comitato dei 100 per riscrivere l’identità del partito”, cioè del PD.
A Pierluigi e agli amici che con lui sono confluiti nel PD, va ricordato che oggi pagano (e forse soffrono) per quella scelta sbagliata o non sufficientemente meditata. Diceva Dante Alighieri “Chi è causa del suo mal pianga se stesso “. In fondo mi dispiace. Ma essere severi con se stessi aiuta sempre.
Più sono spudorati e più li adoro.
Mio caro Malacoda, Il cielo è dei violenti è il titolo di un romanzo della grande Flannery O’Connor che riprende il famoso versetto evangelico in cui Matteo riporta una frase del nostro Grande Nemico: «Il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono».
Ora, del cielo noi poco sappiamo, diciamo che non è il nostro settore da quando il capostipite Lucifero ne fu cacciato. Ma sul mondo, di cui il diavolo è il principe, siamo più attrezzati ad esprimerci.
Bene, se il cielo è dei violenti io mi sento di dire che il mondo è degli spudorati. E io adoro gli spudorati.