Il pirata della strada di Campegine era senza la patente

Incidente Tir

E’ stato rintracciato e arrestato nella notte dai carabinieri della compagnia di Guastalla il presunto pirata della strada che l’altra sera – alla guida di un un autocarro Iveco – è fuggito dopo dopo aver perso il carico, costituito da componenti in acciaio per ponteggi edili, causando due morti, un ferito gravissimo e altri 4 feriti meno gravi sulla Sp 111, a Caprara di Campegine, in una semicurva nei pressi della rotonda che porta al casello autostradale Terre di Canossa. .

Si tratta di Francesco Riilo, un artigiano 39enne di origini crotonesi, da tempo residente a Montecchio Emilia, sempre nel Reggiano, dove ha una piccola impresa edile. L’uono, informano carabinieri, si è rifiutato di sottoporsi al test finalizzato ad accertarne l’eventuale tasso alcolemico. A rendere ancora più grave la sua situazione – ed inqualificabile il suo comportamento – il fatto che, qualora si accertasse che fosse lui al volante, la patente gli era stata ritirata in agosto proprio per guida in stato d’ebbrezza.

L’uomo è stato rinchiuso in carcere con le accuse di omicidio stradale, lesioni personali gravissime e fuga da incidente in caso di omicidio e lesioni e messo a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia diretta dal procuratore Calogero Gaetano Paci. All’uomo è stato contestato anche la guida in stato d’ebbrezza, essendosi rifiutato di sottoporsi ai relativi accertamenti con alcol-test.

 

Il gravissimo incidente si è verificato ieri sera, venerdì 17, intorno alle 18.30 sulla Sp 111, in località Caprara di Campegine. Il ponteggio caduto all’autocarro, che pare viaggiasse a velocità sostenuta, ha travolto una Citroen Picasso che proveniva dall’opposto senso di marcia. Sull’autovettura, rimasta schiacciata dal carico, hanno perso la vita il conducente 19enne – Anuar Mastaki, nato a Montecchio e residente a Reggio in via Manara – e un suo amico 21enne, Hicham Outtas, anche lui nato in Marocco, residente a Reggio in via Bruno: gravemente ferito un altro 21enne, che viaggiava sul sedile posteriore, ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Parma.

Altre due autovetture sono state colpite dai componenti d’acciaio: una Bmw con il conducente rimasto illeso e una Peugeot 208 con a bordo 4 persone rimaste lievemente ferite. Le immediate ricerche dell’autocarro pirata condotte dai carabinieri di Guastalla, anche attraverso l’analisi dei video dei varchi elettronici e relativi accertamenti, hanno permesso di localizzare l’autocarro pirata e rintracciare il fuggitivo. Sul posto sono intervenuti anche personale medico del 118 e i vigili del fuoco. Le salme dei due giovani sono state poste a disposizione della Procura di Reggio Emilia e l’autocarro sequestrato.