Il test prenatale di screening non invasivo diventa gratuito, ma solo in Emilia Romagna, prima regione italiana a farlo. Si chiama Nipt test ed è utile per ridurre il ricorso a villocentesi e amniocentesi, che com’è risaputo sono più invasive e possono provocare, seppure in bassa percentuale, aborti.
Dopo una fase pilota di 9 mesi nell’area metropolitana di Bologna, il test verrà esteso in tutta la regione presso le strutture pubbliche. Potrà essere eseguito tramite prelievo di sangue, senza rischi, già dalla decima settimana di gestazione e permetterà di valutare il rischio di sindrome di Down (trisomia 21) e di trisomie 13 ((sindrome di Patau) e 18 (sindrome di Edwards), grazie all’analisi del dna fetale.
Il test sarà gratuito per tutte le donne, indipendentemente dall’età e da eventuali fattori di rischio della madre, e sarà affiancato al test combinato. Nelle restanti regioni, il test è disponibile ma privatamente, il costo è elevato, circa 700 euro, e non rimborsabile.
Ultimi commenti
Dovrebbe esser possibile rivalersi in solido verso la famiglia . Al ragazzino " da coccolare" , a proposito mi chiedo dov'è finito l'educatore della Papa
ma come ? ma se fino all'altro ieri era solo una PERCEZIONE e non un reale problema di sicurezza e degrado !? REGGIO SVEGLIA!!!!!!!!!!! e se […]
Condivido pienamente la risposta di Roberto Salati. Le cose più serie ... forse, si riferiva allo sportello antirazzista!!!