Taxi volanti anche in Emilia, al Marconi il primo vertiporto

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I “taxi volanti” potrebbero presto diventare realtà anche all’aeroporto di Bologna. Già in progettazione a Milano (dove puntano a realizzarne 4), a Roma (dove il primo vertiporto è stato inaugurato lo scorso ottobre a Fiumicino con tanto di volo di prova di un Velocopter) e a Chioggia di Venezia, questa mattina anche a Bologna è stata infatti presentata la proposta di realizzazione del primo vertiporto dell’Emilia-Romagna, infrastruttura che potrà fare da apripista ad una serie di iniziative analoghe diffuse in tutto il territorio, in coerenza con il Piano strategico nazionale “Advanced Air Mobility – AAM (2021-2030)” predisposto da Enac .

In realtà il  Piano AAM di Enac non cita Bologna tra gli scali “ritenuti maggiormente strategici per lo sviluppo dell’AAM, ovvero Milano (due vertiporti urbani vertihub) ed uno aeroportuale-vertihub), Roma (due vertiporti urbani-vertipads ed uno aeroportuale-vertihub), Torino, Venezia (vertiporto in ambito aeroportuale- vertihub), Bari e Cortina ( vertipads)”. Vertiporti sui quali, si legge sempre nel piano strategico di Enac, si intende puntare – anche in base a uno Easa – a breve termine in vista degli “eventi attrattivi che il nostro Paese ospiterà nei prossimi anni, quali il Giubileo religioso e le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina nel 2026”. Resta anche da capire che fine faranno gli altri due vertiporti emiliani che, scriveva il Corriere della sera nei mesi scorsi sempre citando il Piano AAM di Enac (che però non ne fa cenno), dovrebbero rientrare tra le 15 strutture (scali di voli privati che insieme toccano i 10,2 milioni di popolazione che può raggiunge le piattaforme «con mezzo privato» in massimo trenta minuti) individuate: Reggio Emilia e Modena-Marzaglia.

 

Il progetto del Marconi
In particolare, il Marconi ha incaricato la società partecipata UrbanV di dare il via ad uno studio di fattibilità per lo sviluppo di una nuova rete di collegamenti tramite velivoli elettrici a decollo verticale, soluzione che permetterà di raggiungere in maniera rapida, sicura e sostenibile i principali punti di interesse della città e del territorio regionale, in un raggio di circa 100-120 km. Lo studio di UrbanV comprenderà il design dei vertiporti da realizzare, la gestione delle operazioni a terra ed in volo, la definizione di un business plan, l’analisi delle possibili rotte e delle potenzialità intermodali, le infrastrutture elettriche necessarie per la ricarica dei velivoli, le attività cargo e ogni altro possibile caso d’utilizzo.

La nuova infrastruttura del Marconi potrà favorire gli spostamenti di turisti e viaggiatori d’affari, accrescendo le potenzialità della città di Bologna e della regione Emilia-Romagna in termini di accessibilità, intermodalità e sicurezza del traffico stradale, in coerenza anche con il Piano di Sostenibilità dell’Aeroporto di Bologna, che mira a diventare Carbon Neutral entro il 2030.

Il progetto AAM è realizzato in partnership con Aeroporti di Roma, Gruppo SAVE e Aéroports de la Côte d’Azur, che hanno costituito insieme all’Aeroporto di Bologna la società specializzata UrbanV. Avviata ad ottobre 2021, UrbanV punta ad essere tra le prime società al mondo a lanciare reti commerciali di AAM, partendo da Roma, dove si prevede di attivare la prima rotta (Aeroporto di Fiumicino – Roma Centro) entro la fine del 2024.

L’iniziativa è stata illustrata dall’amministratore delegato di Aeroporto di Bologna Nazareno Ventola e dall’amministratore delegato di UrbanV Carlo Tursi, con la partecipazione del presidente di Enac Pierluigi Di Palma e del coo di Enav Maurizio Paggetti, alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e del sindaco di Bologna Matteo Lepore.