Tarquini: città deve essere più sicura

Giovanni Tarquini – 16 marzo 2024

Scrive in una nota il candidato del centrodestra alle prossime comunali di giugno di Reggio Emilia, intervenendo sulla richiesta di quei comitati cittadini che invocano maggiore sicurezza in città e chiedono sia mandato l’esercito a presidiare le zone più sensibili, come avviene già in altre realtà vicine, come Modena e Parma, per esempio: “L’argomento esercito sì o no in città sta evidenziando le grandi contraddizioni del centrosinistra locale. Da parte nostra siamo tutti convinti dell’importanza, anzi della necessità, di promuovere ogni sforzo possibile per attivare le procedure che portino a dare ingresso sul nostro territorio cittadino alla presenza di militari dell’Esercito a supporto delle Forze dell’Ordine locali.

Come ho già detto, è chiaro che si tratterebbe di una presenza che va adeguata alle esigenze della nostra città e che non va circoscritta alla sola area della Stazione centrale, ma anche ad altri punti in cui la situazione di degrado sociale e di presenza di fenomeni di microcriminalità e atti di vandalismo crea insicurezza e paura nelle persone e soprattutto nei residenti. Si pensi all’area nei dintorni del Teatro municipale Valli e a quanto accaduto lo scorso fine anno. Quanto al fatto che non si tratterebbe di una militarizzazione della città così come paventata da alcuni, basta vedere come questa presenza è già gestita nella vicina Modena e tra poco sarà gestita anche nella altrettanto vicina Parma.

Come è chiaro a chiunque frequenti anche altre città in cui i militari sono distribuiti nei vari luoghi sensibili – Roma, Milano, Bologna – si avrebbe un effetto prima di tutto deterrente rispetto a fenomeni di criminalità comune, come furti, rapine, danneggiamenti. Come pure già detto occorrerà verificare che tipo di coordinamento sarà possibile attuare con le Forze dell’Ordine locali, anche in ragione del fatto che i militari non hanno compiti di Polizia Giudiziaria.

Non da ultimo osservo che questa nostra convinzione deriva dalla condizione di estremo degrado in cui alcune zone della nostra città oggi si ritrovano; appare evidente e anzi primaria l’importanza di portare avanti e incentivare le tante iniziative educative, formative e aggregative su quegli stessi quartieri per diminuire il disagio sociale e le carenze di strutture e di opportunità, soprattutto per i giovani. Carenze che costituiscono il germe da cui si originano il malcontento e le reazioni di protesta che più facilmente sfociano in comportamenti antisociali e criminali. Educazione e occasioni di socialità, dunque, ma anche supporto ai cittadini che chiedono di poter recuperare serenità quando escono di casa”.