Il consiglio comunale di Reggio, con 18 voti a favore (Partito Democratico, +Europa, Immagina Reggio, Reggio è), quattro contrari (Movimento 5 Stelle, Alleanza Civica) e sei astenuti (Lega, Forza Italia, gruppo misto), ha approvato l’apposizione del vincolo espropriativo e la dichiarazione di pubblica utilità finalizzati al trasferimento delle abitazioni dell’area di sosta nomadi di proprietà comunale di via Ancini, intercettate dal tracciato della tangenziale nord di Reggio – tra San Prospero Strinati e Corte Tegge – i cui lavori inizieranno a luglio. La deliberazione comprende la presa d’atto delle determinazioni finali della Conferenza dei servizi e la ratifica delle conseguenti varianti agli strumenti urbanistici.
La giunta comunale, nel 2019, aveva approvato il progetto di fattibilità per la riqualificazione dell’area di sosta, con il conseguente inserimento nel Programma triennale dei lavori pubblici, funzionale a ricollocare le abitazioni che insistono sull’area oggetto di esproprio da parte di Anas per consentire la realizzazione della tangenziale nord.
L’intervento prevede la cessione ad Anas di un’area di 5.700 metri quadrati, comprensivi anche della fascia di ambientazione e rispetto della nuova infrastruttura, nonché la conseguente individuazione, al confine nord dello stesso campo di sosta, di un’area in grado di ospitare sei famiglie già residenti in via Ancini più un nucleo familiare allargato che attualmente occupa un immobile in via Malatesta che sarà demolito.
I lavori, già previsti a bilancio nell’annualità 2021, prevedono: la pavimentazione della nuova area, con garanzia dell’invarianza idraulica, tramite l’utilizzo di masselli in cemento autobloccanti di tipo drenante; la rete di distribuzione dell’acqua, la rete antincendio e la rete di distribuzione dell’energia; la linea di illuminazione pubblica; la realizzazione delle reti delle acque bianche e nere, dotate del sistema di depurazione.
L’intervento di riorganizzazione dell’area di sosta tiene in considerazione sia i requisiti di legge (legge regionale 11 del 2015) che i vincoli tuttora presenti per la gestione dell’area stessa. In particolare è prevista l’assegnazione formale dell’area ai rispettivi nuclei familiari, da cui discenderanno gli impegni di gestione e di presidio socio-educativo che, come già accade oggi, vedrà un monitoraggio costante da parte del servizio politiche di welfare e intercultura e dei servizi sociali.
Il progetto definitivo-esecutivo è stato già sottoposto alle valutazioni della Conferenza dei servizi ai fini dell’adeguamento degli strumenti urbanistici (Rue e Poc), con contestuale apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera.
Dopo la pubblicazione degli elaborati urbanistici, non risulta essere pervenuta alcuna osservazione. La Conferenza dei servizi si è svolta nell’arco di tre sedute, durante le quali gli enti e le amministrazioni competenti in materia ambientale hanno approfondito il progetto, hanno richiesto alcune modifiche e integrazioni agli elaborati e hanno espresso parere favorevole, esplicitando le prescrizioni da ottemperare nelle successive fasi esecutive e gestionali. La Provincia di Reggio, infine, ha rilasciato il proprio parere favorevole lo scorso maggio. L’esito del procedimento unico è stato infine illustrato ai componenti della commissione consiliare Assetto ed uso del territorio nella seduta dello scorso 11 giugno.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]