Gli Ordini e Collegi professionali di Architetti, Ingegneri, Geometri, Periti Industriali e Commercialisti di Reggio Emilia, in accordo con il Comune della città, attiveranno a partire dal 22 settembre prossimo uno sportello informativo gratuito, rivolto ai cittadini, per chiarimenti in merito alle opportunità del Superbonus 110% per la riqualificazione degli edifici.
Lo sportello è ospitato presso l’Urp del Comune di Reggio Emilia (via Farini 2/1) e sarà aperto nei giorni di lunedì e giovedì dalle 9.30 alle 13, fino al 17 novembre 2020. Gli appuntamenti potranno essere fissati, esclusivamente previa prenotazione, telefonando al numero 0522.515242 o inviando una mail a segreteria@collegiogeometri.re.it.
Grazie al Superbonus al 110%, fino al 31 dicembre 2021, si può contare su una detrazione del 110% delle spese sostenute per gli interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riduzione del rischio sismico nei propri condomini o abitazioni singole.
Nel corso della conferenza stampa a raccontare l’iniziativa sono intervenuti i presidenti: Francesco Spallanzani (Collegio dei Geometri) Corrado Baldini (Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili), Andrea Rinaldi (Architetti), Paolo Guidetti (Ingegneri), Stefano Certi (Periti industriali) e il vicesindaco di Reggio Emilia Alex Pratissoli, con delega alla Rigenerazione urbana. “Già oggi, a Reggio Emilia – ha spiegato Pratissoli – oltre il 96% degli interventi edilizi corrisponde alla manutenzione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, finalizzati all’efficientamento energetico, l’adeguamento sismico, il rinnovamento e miglioramento del comfort abitativo. La sfida, per questo settore, che rappresenta anche la grande opportunità per il futuro del mercato edilizio, è rendere ancora più semplice ed accessibile da parte dei proprietari di immobili, l’offerta di soggetti in grado di garantire un intervento di riqualificazione chiavi in mano: dalla progettazione, al finanziamento e acquisizione di eventuali crediti di imposta, alla realizzazione e gestione, ad esempio anche del risparmio energetico conseguito. Un percorso che ha già avuto ampio successo rispetto al patrimonio immobiliare non condominiale e che sulla tipologia condominiale, caratterizzata da un’ampia e complessa parcellizzazione delle proprietà, dovrà trovare la sua più grande opportunità per il futuro. In questo senso il Superbonus rappresenta una occasione unica, da non perdere, per riqualificare dal punto di vista energetico e sismico gli edifici, riducendo i costi di gestione energetica delle famiglie e le emissioni inquinanti”.
Cos’è il Superbonus al 110% – La ristrutturazione della casa non è mai stata così conveniente visti gli incentivi, estremamente favorevoli, messi in campo dal governo che possono arrivare addirittura a coprire l’intero costo dell’intervento. Con il Superbonus, gli interventi di efficientamento energetico (quali ad esempio il cappotto termico, la sostituzione della caldaia e degli infissi, la realizzazione di un impianto fotovoltaico) e di messa in sicurezza sismica degli edifici godono di un’aliquota di detrazione pari al 110% del costo degli interventi effettuati.
Perché utilizzare il Superbonus al 110% – Perchè è una straordinaria opportunità per rigenerare le nostre città, migliorare la sicurezza sismica, il benessere di vita indoor, incrementare il valore alle nostre abitazioni, risparmiare almeno il 50% delle spese per riscaldamento ed intervenire sulle cause del cambiamento climatico.
C’è tempo fino al 31 dicembre 2021 – Il Superbonus al 110% è stato introdotto dal Decreto Rilancio allo scopo di favorire e agevolare gli interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici. Questa misura prevede un’aliquota di detrazione al 110% delle spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. La misura si aggiunge a quelle già previste dalle normative (Ecobonus «tradizionale», Bonus facciate, Sisma bonus, etc). Il credito d’imposta è ottenibile a compensazione dell’Irpef versato e in 5 quote annuali di pari importo (l’Ecobonus «tradizionale» è invece spalmato su 10 anni).
Come funziona la detrazione – Le nuove disposizioni consentono di fruire di una detrazione del 110% delle spese per gli interventi di efficientamento energetico, che migliorino di “almeno due classi energetiche l’edificio” e se non fosse possibile che raggiungano “la classe energetica più alta”. Questa possibilità di interventi e detrazioni si aggiunge appunto a quelle già vigenti e possibili che disciplinano le detrazioni dal 50 all’85% delle spese spettanti per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio; riduzione del rischio sismico (Sisma bonus); riqualificazione energetica degli edifici (Ecobonus «tradizionale»).
La cessione del credito – Nel momento in cui si ha diritto alla detrazione fiscale al 110%, il beneficiario ha la possibilità di scegliere – oltre alla compensazione nella dichiarazione dei redditi dei 5 anni successivi – anche tra la cessione del credito sotto forma di sconto sulla fattura dell’impresa (che a sua volta può utilizzare il credito fiscale o girarlo a un terzo) o come cessione del credito a una banca, a una società finanziaria o anche a un terzo. L’impresa o le imprese, che effettueranno lo sconto, acquisiranno un credito d’imposta pari al 110% dello sconto applicato in fattura. Tale credito d’imposta sarà utilizzabile in compensazione sempre in 5 quote annuali di pari importo.
Il Superbonus spetta sempre? – Si ha diritto al Superbonus per i seguenti interventi:
interventi di isolamento termico che interessano l’involucro dell’edificio quali ad esempio il cosiddetto cappotto termico;
interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, ovvero con impianti a pompa di calore.
I tetti di spesa – Per la coibentazione termica sono agevolate le spese fino a 40 mila euro per i condomini da due a otto unità, e si scende a 30 mila euro per i condomini con oltre otto unità.
La sostituzione della centrale termica ha come tetto 20 mila per i condomini da due a otto unità immobiliari e a 15 mila euro per le unità più grandi.
Il tetto di spesa nelle case indipendenti e nelle villette a schiera è di 50 mila euro per la coibentazione dell’edificio e di 30 mila euro per il cambio della caldaia”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]