Nella seduta dello scorso 30 maggio il consiglio comunale di Reggio ha approvato un aumento dello stipendio per il presidente Andrea Capelli e per i componenti del consiglio di amministrazione di Farmacie comunali riunite, azienda speciale partecipata al 100% dal Comune di Reggio.
Una decisione che da subito si era attirata alcune critiche, in particolare quelle dei consiglieri comunali di Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli, che avevano sottolineato l’apparente contraddizione tra l’aumento delle remunerazioni per i vertici della partecipata e il contratto dei farmacisti, fermo da ormai sette anni: “Il consiglio comunale decide di aumentare con coraggio lo stipendio solo ad alcuni lavoratori. Visto che l’azienda ha conseguito utili per quasi 8 milioni di euro, non si poteva partire a sostenere chi sta peggio e non gli apicali, che godono già di ottimi stipendi?”.
A chiarire la questione ci ha pensato lo stesso presidente di Fcr Capelli con un lungo post su Facebook: “L’irrilevanza politica tradizionalmente conduce a forzare concetti e a distorcerli per cercare una visibilità ossessiva, quasi “malata”, senza approfondire o, ancor peggio, strumentalizzando fatti chiari e offendendo l’intelligenza di chi è chiamato ad ascoltare, leggere e capire. Succede quando si attaccano gli amministratori di un’azienda pubblica storica, rinomata e ben voluta dai cittadini come Farmacie comunali riunite, strumentalizzando l’adeguamento dei compensi aggiornati per effetto di una modifica di legge”.
Ma per Capelli “c’è chi fa peggio, mettendo in contrapposizione i compensi del cda con il Ccnl dei lavoratori”. Chiaro il riferimento ad Aguzzoli e De Lucia: “Chiunque capisce che sono due partite ben distinte, che viaggiano su binari separati, e non meritano di essere raccontate con commenti da bar, lanciati da consiglieri comunali saltafossi che hanno cambiato schieramento e partito in cerca di una propria carriera personale”.
I compensi del consiglio di amministrazione di Farmacie comunali riunite, ha ricordato Capelli, “sono da sempre parametrati al compenso del sindaco di Reggio e degli assessori: il presidente di Fcr da sempre percepisce un’indennità equiparata a quella di un assessore in municipio. Per legge il governo ha aumentato i compensi di sindaco e assessori, quindi sono stati riparametrati per automatismo anche i compensi del cda di Fcr, mantenendo le stesse proporzioni di sempre, come ben spiegato dall’assessore Marchi sia in commissione che in consiglio”.
“Se qualche consigliere comunale avesse voluto mettere in discussione questi parametri avrebbe potuto liberamente farlo anche prima di questi aumenti, motivando ed esprimendo le ragioni di una proposta di cambiamento e proponendo di abolire un parametro che trova le sue origini fin dalla fondazione dell’azienda speciale, negli anni Novanta. Ma studiare, approfondire, capire e argomentare sono esercizi che richiedono una certa costanza, non si può anche avere il tempo di lanciare 10 post populisti al giorno. Molto più facile prendere la foto di una delle oltre 100 pagine del bilancio e divertirsi a trarre conclusioni fantasiose. È più facile demolire che costruire!”, ha attaccato Capelli, che si è poi soffermato anche sulla questione relativa al contratto collettivo nazionale dei lavoratori dell’azienda.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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