Già sottoposto al divieto di avvicinamento alla donna vittima di atti persecutori, viene arrestato nella quasi flagranza di reato, per aver dato alle fiamme due auto intestate proprio alla stessa vittima.
È quanto accaduto fra martedì e mercoledì scorsi a Zocca, sull’Appennino modenese, fatti di cui oggi dà conto la procura di Modena in una nota.
Alle due del mattino di martedì i vigili del fuoco sono intervenuti proprio a Zocca per l’incendio, con danni irreversibili, di tre auto che erano parcheggiate in strada.
Le indagini hanno condotto i carabinieri quasi subito all’uomo poi arrestato, un 25enne, sia per il collegamento delle vetture alla donna vittima di atti persecutori sia perché poco dopo l’indagato è stato casualmente fermato dai militari per un controllo risultando avere una ferita alla mano che lo stesso aveva detto di essersi procurato sul lavoro. In un successivo accertamento nella sua abitazione, gli uomini dell’Arma hanno potuto constatare come il 25enne riportasse ustioni al viso ed alle mani. A quel punto sono scattate le manette, ‘motivate’ anche da alcuni oggetti rinvenuti in casa e dai risultati delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in strada.
L’uomo ora si trova in carcere, dopo la convalida del Gip.
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