L’incremento degli spazi residenziali per un totale di circa 150 nuovi posti letto – allocati tra Studentato Villa Marchi (secondo stralcio), via Paradisi (riqualificazione immobiliare) e nuovo Studentato di via Agosti (riqualificazione palazzina Uffici Area Reggiane per circa 4 milioni di euro, progetto candidato al contributo del Pnrr) – porterà a una dotazione complessiva di circa 500 posti letto destinati principalmente a studenti, ma anche a docenti e ricercatori universitari fuori sede o a Reggio Emilia per un periodo limitato.
Lo sviluppo degli spazi per la didattica e l’ulteriore radicamento dell’attività di ricerca universitaria in città, si declina in una pluralità di azioni:
nell’avvio del secondo stralcio di lavori dedicati al terzo Polo universitario di Palazzo Baroni (ex Seminario);
nell’attivazione del quarto Polo universitario al Capannone 15C nel Reggiane Parco Innovazione (la riqualificazione del Capannone 15C impegna il Comune di Reggio Emilia con circa 13 milioni di euro);
in prospettiva, nella realizzazione di nuovi Laboratori al Campus San Lazzaro.
Il tema ‘spazi’ per residenza, didattica e ricerca è fra i principali esiti, ottenuti o in via di attuazione, della collaborazione fra Comune di Reggio Emilia e l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, delineata ora nel nuovo Accordo quadro che istituisce formalmente ‘Reggio Emilia città universitaria’, valido per sei anni, sottoscritto oggi nella Sala del Tricolore dal Sindaco Luca Vecchi e dal Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia Carlo Adolfo Porro, alla presenza del Prorettore per la sede reggiana di Unimore Giovanni Verzellesi, dell’Assessora a Educazione e Università Raffaella Curioni, del Vicesindaco di Reggio Emilia con delega alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli e dell’Assessora a Scuola, Università, Ricerca e Agenda digitale della Regione Emilia-Romagna, Paola Salomoni.
Si ‘capitalizzano’ così 10 anni di lavoro e si fissano nuovi obiettivi concreti in tema di Università a Reggio Emilia, la cui sede nel 2023 compie 25 anni di vita.
HANNO DETTO – “Questo nuovo Accordo si stipula a conclusione di un arco temporale in cui la crescita dell’Università a Reggio Emilia è stata importante, in ogni ambito, sul piano qualitativo e quantitativo: un dato sottolineato dalla partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’inaugurazione dell’Anno accademico di Unimore al teatro Municipale – ha detto il Sindaco Luca Vecchi – Parliamo oggi di esiti di un percorso che fu avviato 25 anni fa da Ateneo, Comune e mondo economico, in una città che non aveva una tradizione universitaria: una città non-universitaria, che progressivamente si è impegnata e si impegnerà a essere universitaria, superando fra l’altro qualche residuo di provincialismo. L’inserimento dell’area didattica e di ricerca sul Digitale è un obiettivo storico di un Accordo basato sulla relazione Città-Università. La crescita dell’Ateneo infatti non può essere estranea al contesto in cui si inserisce: serve che la comunità collabori, attraverso ogni sua componente, in particolare le istituzioni e il mondo economico. Insieme, ogni giorno, dobbiamo chiederci cosa possiamo fare per l’Università nella nostra città. Serve questo spirito, che è lo stesso con cui ci siamo attivati per creare le condizioni d’ingresso dell’Università nel parco Innovazione alle Reggiane. La crescita dell’Ateneo implica una città più europea e aperta all’innovazione, caratteristiche tipiche di Reggio Emilia in cui dobbiamo credere con sempre maggiore convinzione”.
“Oggi, nell’ambito delle celebrazioni per il 25° anniversario di Unimore, abbiamo l’opportunità di rafforzare e rilanciare la nostra visione strategica con la firma di questo nuovo accordo quadro – ha dichiarato il Rettore Carlo Adolfo Porro – Non si tratta solo di un momento istituzionale, ma anche di un momento di riflessione e rinnovamento. L’accordo con il Comune di Reggio Emilia, un partner che ha sempre dimostrato grande attenzione alle esigenze della nostra comunità universitaria, ci permette di delineare e definire nuovi obiettivi e ambiti strategici. Allo stesso tempo, ci offre l’opportunità di perfezionare e ampliare i punti del precedente accordo del 2016. In particolare, ci concentriamo sulla qualità dei servizi, sull’aggiornamento delle strutture e sull’evoluzione dell’offerta formativa presso la nostra sede di Reggio Emilia. L’obiettivo è quello di creare un ambiente universitario sempre più attraente e sostenibile, che possa arricchire la città di Reggio Emilia e, al contempo, beneficiare della sua crescita e sviluppo. Questo è un impegno reciproco che ci vede uniti nel perseguire un incremento quali-quantitativo delle attività didattiche, di ricerca e innovazione, e nel migliorare le strutture e i servizi a disposizione di studenti e personale”.
“Quello che firmiamo oggi è un Accordo ambizioso, che vuole segnare un rafforzamento e una svolta nella collaborazione tra Città e Università. Non è né un punto di partenza, né un approdo, ma un testimone che si raccoglie e si porta a nuovi traguardi. Chiaro che serva un impegno costante e reciproco, poiché se cresce l’Università, cresce la Città e credo di pote dire che sino ad oggi vi sia stata piena condivisione di azioni e obiettivi – ha detto Raffaella Curioni, assessore a Educazione e Università del Comune di Reggio Emilia – Il nostro Ateneo raggiunge abitualmente punti di eccellenza: accanto alla didattica, la ricerca e l’elevatissima occupabilità dei laureati. Questo genera attrattività e assolvimento alla cosiddetta terza missione dell’Università, che si traduce nel legame con il territorio. Vogliamo continuare a lavorare per rendere i giovani universitari protagonisti e partecipi della vita della città, con offerte di servizi per lo sport, la cultura, l’orientamento allo studio e al lavoro, la mobilità, le collaborazioni con il Comune e le diverse competenze distintive del territorio. Anche la residenza è un tema fondamentale su cui siamo impegnati con progetti che porteranno gli attuali 350 posti letto a 500 con il recupero di spazi a Villa Marchi, in via Paradisi e nella ex palazzina Uffici delle Reggiane. Attraverso l’Accordo, poniamo quindi le eccellenze della città a servizio dell’Ateneo”.
“L’Università svolge un ruolo fondamentale per Reggio Emilia rispetto all’attrattività di talenti, ma anche rispetto alla diversità di culture e saperi che si contaminano virtuosamente, per cui l’Università è un asset su cui continuare a investire – ha detto il vicesindaco con delega alla Rigenerazione urbana Alex Pratissoli – La realizzazione del secondo stralcio di riqualificazione dell’ex Seminario, oggi sede universitaria di Palazzo Baroni, così come l’insediamento del quarto Polo universitario sul Digitale nel Capannone 15C e in una porzione del Capannone ‘Cattedrale’ del Reggiane Parco Innovazione sono investimenti fondamentali, in luoghi fortemente identitari per la città, in grado di favorire quella virtuosa osmosi tra saperi. Non a caso, nel solo Parco Innovazione, l’investimento pubblico per l’Università raggiunge complessivamente i 31 milioni di euro”.
Il Prorettore Giovanni Verzellesi ha sottolineato a sua volta la qualità e la concretezza della collaborazione di Comune e Regione con Unimore per lo sviluppo dell’Università a Reggio Emilia negli ultimi 25 anni: “Titolo dell’Accordo di oggi è ‘Reggio Emilia città universitaria’, ma potremmo anche invertire i termini e parlare di Università della Città, ove l’Università collabora con la Città nell’affrontare sfide globali, che ci portano nel futuro. Il percorso che abbiamo compiuto e vogliamo proseguire ha posto in valore la dotazione delle infrastrutture, che sono di notevole rilievo qualitativo e quantitativo. I luoghi, mai dimenticarlo, sono di grande importanza per l’apprendimento e l’interazione fra le persone, poiché consentono di porre gli studenti al centro dell’Università. Questo contribuisce a fare di Unimore l’Università della Città”.
L’Assessora regionale a Scuola e Università Paola Salomoni ha evidenziato come “la sede reggiana di Unimore mostri due particolari caratteristiche dei 25 anni di età: ha acquisito ormai la maturità e nello stesso tempo porta ancora con sé l’energia della giovinezza. Inoltre è sede giovane di un’Università antica, il che arricchisce e integra virtuosamente l’identità e il funzionamento di un Ateneo a rete di sedi come questo”. Salomoni ha infine ricordato l’impegno della Regione Emilia-Romagna per l’Università, citando fra l’altro il finanziamento dei bandi per casa e borse di studio, nuovi investimenti sul Tecnopolo e l’attrattività di talenti, auspicando un buon esito, per Reggio Emilia, del bando Pnrr per il finanziamento dello Studentato universitario in via Agosti.
FINALITÀ – La finalità dell’Accordo quadro è realizzare il progetto Reggio Emilia città universitaria rafforzando e sviluppando il rapporto di collaborazione tra le parti inteso quale servizio pubblico comune.
“La collaborazione – si legge nel documento – è fondata sul perseguimento di obiettivi di interesse pubblico in armonia con le finalità istituzionali di ciascun Ente, puntando alla valorizzazione delle eccellenze formative dell’Università e alla nascita di nuove eccellenti opportunità, alla qualificazione dell’accoglienza e dei servizi offerti a studenti, ricercatori e docenti, alla disponibilità di sedi e tecnologie adeguate, alla costante interazione fra Università e territorio in materia di ricerca e trasferimento tecnologico, nascita e sviluppo di nuove imprese, formazione diffusa e permanente, didattica, nonché analisi e innovazione delle politiche pubbliche”.
L’obiettivo dell’Accordo è infatti di rendere la città “sempre più a misura di studente e sempre più votata alla ricerca, raccogliendo idee e suggerimenti anche direttamente dai protagonisti”.
Il progetto si sostanzia in una collaborazione tra il Comune e l’Università, volta a garantire l’effettivo raggiungimento delle finalità e degli scopi condivisi, ispirandosi ad alcune parole-guida per Reggio Emilia città universitaria:
Accoglienza e accesso a servizi – sanitari, socio-educativi, culturali e sportivi, logistici e di ristorazione – che nella Città delle Persone sono rivolti a tutti i cittadini, compresi gli studenti universitari e tutte le figure che gravitano attorno all’Università.
Ricerca: l’innovazione più forte è rappresentata dallo sviluppo della cultura scientifica ossia, da un lato, dalle già esistenti relazioni tra alcuni Dipartimenti e il mondo produttivo/industriale reggiano. Si fa riferimento al mondo della meccatronica, del digitale, della robotica applicata alla produzione, della scienza dei dati applicata alle imprese, alla finanza e alla sanità, allo sviluppo delle relazioni tra le scienze della vita e il mondo ambientale e agroalimentare reggiano, senza escludere gli ambiti di studio e lavorativi, quelli gestionali, comunicativi e manageriali.
Educazione, sperimentazione e innovazione: storicamente affermata è l’identità di Reggio Emilia nel campo dell’educazione 0-6 anni nonché, anche se più recenti, alcune sperimentazioni negli altri ordini scolastici oltre che nei contesti extrascolastici. All’educazione 0-6, si affianca l’ingente lavoro di formazione nazionale e internazionale svolto dal Centro internazionale Loris Malaguzzi.
Lavoro: una formazione universitaria che abbia sia la ricerca pura come identità, sia una formazione orientata al lavoro. Tali obiettivi, riconosciuti a Unimore al punto da costituirne punto di eccellenza consolidato nei report e nelle classifiche nazionali e internazionali dedicati agli Atenei, possono essere perseguiti ulteriormente contribuendo ad incentivare e stimolare le relazioni già in essere tra Unimore e il tessuto produttivo reggiano, agevolando un costante e proficuo incontro tra domanda e offerta di lavoro nei settori strategici del tessuto produttivo, in tutti gli ambiti formativi offerti.
Protagonismo e partecipazione: partecipazione attiva dell’Università verso la città sia attraverso gli strumenti esistenti (eventi, progetti) sia attraverso altri mezzi da creare ex novo (iniziative culturali e sportive in particolare) per favorire sempre più l’integrazione tra Unimore e la città anche attraverso percorsi di coinvolgimento degli studenti nei progetti di protagonismo giovanile.
L’Accordo prevede sei aree di servizio da confermare e implementare nei prossimi anni: cultura per l’Università e Università per la cultura; orientamento allo studio; orientamento per il lavoro; pratica sportiva; ospitalità (dalla casa alla ristorazione e al commercio); mobilità.
SPAZI – Comune e Università convengono che gli spazi siano “un punto fondante e qualificante per il benessere dello studente e la qualità dello studio” e pertanto “intendono sviluppare azioni per ampliare l’offerta di spazi per lo studio e per ampliare l’offerta di spazi residenziali, questi ultimi a costi concordati per un numero crescente di studenti fuori sede, anche tramite accordi con altri soggetti pubblici o privati e, ove necessario, agevolando la predisposizione congiunta di varianti agli strumenti urbanistici, riqualificando il patrimonio esistente, migliorando la qualità e l’efficienza delle strutture destinate alla didattica, alla ricerca scientifica e ai servizi agli studenti e al personale”.
Spazi per la didattica e la ricerca. La sede reggiana di Unimore si articola su quattro poli: Palazzo Dossetti, Campus San Lazzaro, Palazzo Baroni, Tecnopolo e Quarto Polo universitario nel Parco Innovazione in fase di realizzazione.
Comune e Unimore concordano di proseguire nell’implementazione sia dei poli già esistenti, sia di quelli in corso di realizzazione e di concordare lo sviluppo di ulteriori spazi ed ambiti.
Palazzo Dossetti dal 2005 è sede centrale di Unimore a Reggio Emilia, e ospita alcuni uffici dell’amministrazione centrale (Pro-rettore, Uffici dello Staff di Direzione, Segreterie Studenti). È la sede del Dipartimento di Comunicazione ed Economia e della Biblioteca Universitaria Interdipartimentale di Reggio Emilia.
A Palazzo Baroni la ristrutturazione ha portato alla realizzazione di aule per un totale di circa 1.500 posti, uffici e laboratori. L’imponente immobile dell’ex Seminario è, dal settembre 2021, la sede del Dipartimento di Educazione e Scienze umane e del Centro Interateneo Edunova. Sono previsti ulteriori interventi di ristrutturazione.
Il Campus universitario San Lazzaro è una realtà consolidata e sempre più caratterizzata dalla presenza universitaria ove la collaborazione e il coordinamento tra i due Enti continua. I Padiglioni Morselli, Buccola e Tamburini del Campus sono sede del Dipartimento di Scienze e metodi dell’Ingegneria (Dismi), i Padiglioni De Sanctis e Livi sono sede di Corsi di laurea delle professioni sanitarie della Facoltà di Medicina, il Padiglione Besta è sede dell’area delle Scienze agroalimentari del Dipartimento di Scienze della Vita.
Riguardo al Campus, l’Accordo quadro prevede fra l’altro di definire più chiaramente i ruoli e le responsabilità nell’utilizzo e nella gestione del Campus da parte degli enti insediati; istituire un comitato di gestione dell’area con tutti i soggetti interessati, compresa Ausl ed Ergo, con il coinvolgimento della componente studentesca; accompagnare la creazione di nuovi padiglioni per laboratori didattico-scientifici e aule dell’area ingegneristica e agroalimentare, previsti negli attuali strumenti di pianificazione territoriale; verificare la fattibilità di realizzare impianti sportivi; dotare l’area di una sala/aula di grandi dimensioni per convegni; valutare la creazione di un punto ristoro all’interno dell’area; migliorare la sostenibilità energetica del Campus anche mediante l’installazione di impianti fotovoltaici che preluda alla creazione di una comunità energetica autosufficiente, alimentata da fonti rinnovabili.
Nel Tecnopolo di Reggio Emilia trovano collocazione tre Centri Interdipartimentali di Unimore accreditati dalla Regione Emilia-Romagna (Intermech-RE, En&tech e Biogest-Siteia). Le competenze scientifiche e le risorse umane che ne fanno parte hanno l’obiettivo di trasferire l’innovazione al sistema produttivo. Comune e Unimore ritengono strategiche le collaborazioni in corso all’interno del Tecnopolo di Reggio Emilia, e intendono dare continuità agli accordi di programma che ne regolino la gestione. Si intende inoltre migliorare il coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti nella promozione e gestione delle attività del Tecnopolo dando sempre maggiore identità alla struttura già operante nel Capannone 19 del Reggiane Parco Innovazione e supportando le opportunità di crescita nella parte di nuovo sviluppo.
All’interno dello stesso Parco Innovazione è in fase di realizzazione e apertura il Quarto Polo didattico universitario nel Capannone 15/C. L’insediamento, dedicato in maggior parte all’ambito Digitale, da un lato sviluppa significativamente l’attività accademica di Unimore nella sede reggiana, dall’altra qualifica in maniera rilevante e prestigiosa la vocazione alla ricerca e all’osmosi fra saperi propria del Parco Innovazione, avvicinando ulteriormente imprese e Università. La scelta dei nuovi ambiti di ricerca e insegnamento universitario che vi si insedieranno è strategica anche rispetto al tema occupazionale dei giovani: si stima che entro fine 2024 il mercato del lavoro italiano richiederà, in settori diversi e trasversali, 1.5 milioni di esperti con competenze digitali. Una volta completati i lavori di realizzazione, il Quarto Polo permetterà di ampliare gli spazi didattici della sede reggiana di circa 4.000 metri quadrati, progettati per rendere possibile una didattica universitaria di qualità.
Vi è poi una ricca dotazione di spazi per lo studio per gli studenti:
Biblioteca municipale Panizzi e Biblioteche comunali decentrate
Biblioteca universitaria Interdipartimentale
Sd Factory
Aula studio Reggio Calling presso Centro sociale Primavera
Spazio Studio Università
Spazi residenziali. Lo Studentato di Villa Marchi è inserito nel Campus San Lazzaro, il principale Polo scientifico-tecnologico della sede reggiana di Unimore, frequentato da circa 2.500 studenti degli oltre 10.000 iscritti in totale ai corsi di laurea di Reggio Emilia.
Negli accordi tra Comune e Unimore è prevista per il 2024 la realizzazione di 75 posti letto che si aggiungono ai 46 realizzati con il primo stralcio dei lavori; di un Auditorium da 216 posti per convegni e lezioni; di uno spazio ristoro e relax, una palestra, sale studio e riunioni. La realizzazione di questi ulteriori 75 posti letto porterà il totale dei posti letto disponibili in residenze ‘a lungo termine’ a 407 unità.
Con permanenze ‘a breve termine’ s’intendono quelle residenze strumentali a un primo arrivo in città e alla eventuale ricerca di una residenza a lungo termine, oppure a permanenze di ricercatori, docenti, laureandi e altre figure professionali legate all’Università che alloggiano in città per un tempo inferiore alla settimana. Per tali esigenze sono attive alcune convenzioni tra alcuni alberghi, ostelli ed altre strutture.
Promuovere nuove forme dell’abitare quali il co-housing, una nuova e moderna versione dei ‘ragazzi alla pari’ presso famiglie con necessità di assistenza e nuovi modelli di servizio abitativo offerti agli studenti (integrazione con spazi studio e di co-working, creazione di spazi dotati di servizi condivisi con la città).
Si conferma la possibilità di affittare agli studenti universitari tramite canone concordato con le relative agevolazioni fiscali, come già previsto nell’Accordo territoriale per i canoni concordati.
Un’altra opportunità in tema di alloggi universitari è data dal Piano urbanistico generale (Pug) del Comune di Reggio Emilia, di recente approvazione, che introduce una quota obbligatoria di Edilizia residenziale sociale (Ers) in tutte le grandi trasformazioni della città esistente, da destinare prioritariamente ad affitto convenzionato, ricomprendendo dentro tale definizione anche i servizi di ospitalità per studenti universitari.
PERSONE – L’Università è per antonomasia comunità della conoscenza, è pertanto costituita da persone che sono il bene primario, il ‘presupposto’, di tale comunità.
L’Accordo per ‘Reggio Emilia città universitaria’ si prende cura delle persone, attraverso l’individuazione di una serie di progetti, azioni, servizi in diversi ambiti: “Comune e Università concordano sul fatto che i servizi di supporto alla vita universitaria siano da considerare in un’ottica ampia e articolata, curando sia i servizi legati alla formazione dello studente come, ad esempio, i servizi culturali, sia quelli legati alla gestione della vita quotidiana dell’Università come, ad esempio, i servizi di mobilità urbana”, si legge nel documento.
La cultura è intesa non solo come ‘fruizione’ dell’ampia e qualificata offerta cittadina, ma anche quale ‘produzione’ culturale ‘frutto’ della collaborazione tra la città e l’ateneo.
La cultura per l’Università. I sottoscrittori dell’Accordo sono promotori di iniziative di agevolazione quali sconti presso le diverse Istituzioni e Fondazioni culturali della città, ritenendo di rilievo, per la crescita personale e per lo sviluppo culturale, civile ed economico della comunità locale, sostenere la domanda culturale innovativa e di diffusione del sapere tra i giovani.
Fra le agevolazioni, si segnalano la Carta giovani/YoungERcard diffusa dal Comune, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, e la Tessera studenti di Unimore, che favoriscono la conoscenza e l’accesso agevolato a molti servizi della città e della regione: si tratta di sistemi che possono essere ulteriormente ottimizzati per l’accesso a eventi e programmazioni culturali sia pubblici sia privati. Fra le offerte dell’ente locale, si annoverano anche le proiezioni del cinema comunale Rosebud.
L’Università per la cultura. L’azione Università per la cultura è principalmente volta alla creazione di un contesto di reciproca identificazione tra l’Ateneo e la Città attraverso azioni di produzione culturale, anche sotto un profilo sperimentale e di ricerca in sintonia con una parte importante della storia di Reggio Emilia.
In questo ambito, Comune e Unimore concordano, sia sul piano della fruizione, sia sul piano della produzione, di attivare, arricchire e consolidare le relazioni con i sistemi teatrale, musicale, artistico, bibliotecario, museale, archivistico e del tempo libero presenti nel territorio reggiano.
Servizi di orientamento allo studio. Si ritiene fondamentale proseguire con i servizi di divulgazione dell’offerta formativa universitaria rivolti alle Istituzioni scolastiche. L’impegno è a collaborare nella organizzazione di attività di orientamento allo studio, di speciali giornate di accoglienza o di organizzazione di eventi che consentano una scelta matura e consapevole da parte degli studenti e un migliore inserimento negli studi universitari, valorizzando le possibili eccellenze in ingresso; a promuovere azioni congiunte volte a coinvolgere Istituzioni scolastiche del territorio e fuori dal territorio provinciale o esistenti in Paesi esteri per favorire l’accesso a studenti fuori sede. Inoltre, impegno a mettere in valore lo sportello Infogiovani/Eurodesk del Comune che può svolgere sempre di più, in collaborazione con Unimore, un ruolo importante di orientamento allo studio post diploma e al lavoro per i giovani laureati
Servizi di orientamento e formazione per il lavoro. Comune e Unimore concordano nel voler rafforzare le ottime prospettive occupazionali dei laureati rispetto al presente scenario nazionale e altresì concordano nel mantenere le collaborazioni sulla formazione e sull’orientamento al lavoro consolidando il rapporto con il territorio economico e produttivo reggiano. In tal senso le azioni previste sono:
– ampliare e consolidare le relazioni con l’InfoGiovani/Eurodesk quale centro per la formazione e l’orientamento al lavoro sia pre che post-laurea;
– promuovere attività di collaborazione nell’organizzazione di occasioni di incontro con le aziende e le iniziative di alto apprendistato;
– favorire lo svolgimento di tirocini formativi presso i Servizi del Comune e dei soggetti dallo stesso partecipati, nonché la realizzazione di tesi di laurea e di dottorato su tematiche attinenti alla Pubblica amministrazione;
– potenziare e differenziare le attività di tipo orientativo, rendendole dei veri ‘laboratori esperienziali’.
Servizi per la pratica sportiva. L’esperienza dello sport universitario integra l’attività didattica, come momento di educazione, crescita, impegno, aggregazione sociale e benessere. Comune e Università convengono di ampliare le possibilità per gli studenti, attraverso il sistema delle Convenzioni con realtà associative e private, di usufruire delle strutture e delle proposte sportive di Reggio Emilia a condizioni agevolate e flessibili anche attraverso una rete di impianti sportivi comunali prossimi alle sedi universitarie, nella logica di un ‘centro universitario sportivo’ diffuso.
A tal fine ritengono necessario:
– promuovere il Centro universitario sportivo Cus dell’Università di Modena e Reggio Emilia, anche presso la sede reggiana dell’Ateneo;
– collaborare con la Fondazione per lo sport del Comune di Reggio Emilia anche attivando convenzioni con società sportive per l’utilizzo di palestre o campi sportivi per studenti universitari;
– collaborare nella gestione di eventi quali i Campionati universitari nazionali, tornei ed iniziative di visibilità locale o nazionale.
Servizi di mobilità sostenibile. Il Comune promuove la mobilità sostenibile, in particolare attraverso l’uso della bicicletta, ideale in una città delle dimensioni di Reggio Emilia, che inoltre è il capoluogo italiano dotato della maggiore estensione di rete ciclabile (260 chilometri tra ciclovie principali che già collegano le diverse sedi universitarie e collegamenti capillari e connessioni nei quartieri) e di servizi per i ciclisti. Saranno promosse campagne informative rivolte all’ambiente universitario sull’importante offerta di ciclabilità, che è ha il pregio di unire rispetto dell’ambiente e risparmio economico.
Comune e Università si impegnano a condividere obiettivi e strategie sulla ciclabilità urbana, dalla pianificazione dei percorsi alla realizzazione di stalli dedicati per la sosta con nuove rastrelliere e velostazioni.
Il Comune ha inoltre iniziato la sperimentazione di un servizio di car sharing di quartiere e si impegnerà a supportare l’Università nell’individuazione di eventuali servizi analoghi di condivisione di veicoli elettrici in un’ottica di flotta dedicata al mondo accademico cittadino.
Comune e Unimore inoltre intendono migliorare i servizi di mobilità valutando collegamenti fra le diverse strutture universitarie e sostenendo la possibilità di studiare forme di abbonamento al trasporto pubblico flessibili per gli studenti, per i docenti e per il personale attinente l’ateneo. In collaborazione con Seta-Società emiliana Trasporti e Agenzia per la Mobilità Reggio Emilia, si prevedono azioni dirette a sensibilizzare la popolazione studentesca all’uso dei mezzi pubblici attraverso:
– una campagna di informazione sulle opportunità offerte agli studenti;
– tariffe agevolate per l’utilizzo di treni locali, autobus e bus cittadini, e la loro eventuale implementazione al personale docente;
– meccanismi premianti per chi utilizza i mezzi pubblici e i servizi di sharing.
Servizi di ristorazione, commercio e strutture ricettive per l’ospitalità. La Student Card, le borse di studio e i contributi di Ergo permettono agli studenti universitari di accedere al servizio di somministrazione alimenti e bevande, commercio e attività artigianali negli esercizi e nei locali convenzionati di Reggio Emilia. Consentono altresì di accedere alle strutture ricettive dirette all’ospitalità presenti. Nelle zone limitrofe alle sedi universitarie Comune e Unimore si adoperano per ampliare l’offerta di convenzioni.
COLLABORAZIONI SPECIFICHE COMUNE-UNIMORE – Il Comune sostiene Unimore nell’attuazione dell’offerta formativa, fornisce sostegno all’attivazione di nuovi Corsi di studio e iniziative formative post-laurea e garantisce supporto per eventuali nuove proposte di interesse per il territorio.
Unimore si impegna a potenziare l’offerta formativa mediante una costante attenzione alle esigenze del lavoro e del territorio circostante.
Sulla base di accordi specifici con i Dipartimenti universitari competenti, Comune e Unimore potranno programmare attività collaborative nei diversi ambiti di comune interesse comprendenti, ma non in via esclusiva, i settori: Sostenibilità ambientale, Comunicazione, Digitale, Economia, Educazione, Ingegneria meccatronica e gestionale, Salute, Scienze agroalimentari, Scienze politiche e della cooperazione, Scienze sociali e psicologiche, Scienze umane, Transizione energetica. Nonché i settori di interesse dei Dottorati di ricerca con sede a Reggio Emilia.
Il Comune è favorevole a mantenere gli accordi esistenti e ad attivare convenzioni con l’Università sia per tirocini curricolari all’interno del sistema scolastico di propria competenza, sia per tirocini di formazione e orientamento lavorativo presso tutti i propri settori in cui è possibile avere attinenza ai temi oggetto di studio e ricerca.
È previsto infine un Osservatorio delle politiche pubbliche anche in collaborazione tra da Comune di Reggio Emilia e Unimore, con le modalità che andranno definite in uno specifico accordo, anche in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030.
Si sancisce inoltre un impegno reciproco a costruire un percorso di accoglienza sia per gli studenti residenti, sia per gli studenti fuori sede o Erasmus. L’obiettivo primario è far conoscere agli studenti le varie offerte della città e i suoi servizi, con azioni quali ad esempio una pagina web dedicata a Reggio Emilia città universitaria; un Kit di benvenuto da consegnare a tutte le matricole; la giornata ‘Welcome to Reggio Emilia – More than Unimore’, indirizzata agli studenti Erasmus che vengono a studiare in città; implementare la copertura wi-fi ad accesso libero; diffondere i servizi digitali per pratiche e anagrafe; implementare azioni di informazione sulla città.
COLLABORAZIONI E COMPETENZE DEL TERRITORIO – Le collaborazioni tra Istituzione universitaria, Comune e territorio costituiscono un punto strategico di fondamentale importanza, in particolare riguardo a educazione, cultura, sostenibilità ambientale, digitale, salute, coesione sociale, servizi alla persona, sport e transizione energetica.
Nello specifico, Comune e Unimore concordano di consolidare le collaborazioni con:
Istituzione Nidi e Scuole dell’Infanzia, Fondazione Reggio Children, Reggio Children srl, Centro internazionale Loris Malaguzzi e Ufficio Scolastico provinciale per l’ambito educazione;
Fondazione I Teatri, Fondazione Palazzo Magnani, Musei Civici di Reggio Emilia, Biblioteca Panizzi, Fondazione nazionale della Danza/Aterballetto e Conservatorio Peri-Merulo per l’ambito cultura;
società di multiservizi Iren; Fondazione Rei gestore del Tecnopolo di Reggio Emilia e Stu Reggiane spa per gli ambiti sostenibilità ambientale e digitale;
Ausl/Irccs di Reggio Emilia per l’ambito salute;
Centro interculturale Mondinsieme e Fondazione E35, oltre a Prefettura, per l’ambito coesione sociale;
Azienda Farmacie comunali riunite e Reggio Emilia Città senza barriere per l’ambito servizi alla persona;
Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia per l’ambito sportivo.
Altri ambiti specifici di collaborazione individuati riguardano: rete socio-sanitaria locale e disabilità, città internazionale, promozione del dialogo interculturale/progetto DiTutti e progetti europei.
Impegno altresì a rafforzare congiuntamente le collaborazioni in atto con Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, Unindustria Reggio Emilia, Camera di commercio e Fondazione Manodori.
UNIMORE ATTRAVERSO ALCUNI DATI
L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è a Reggio Emilia sede universitaria consolidata e in progressivo sviluppo sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Se nell’anno accademico 2010 – 2011 gli iscritti alla sede reggiana erano 5.674, per l’anno accademico 2021-2022 (il più recente per il quale si ha a disposizione il dato definitivo) gli iscritti sono stati 10.745.
I Dipartimenti universitari con attività didattiche a Reggio Emilia sono sette. Tre di questi hanno sede amministrativa a Reggio Emilia (Dipartimento di Educazione e Scienze umane, Dipartimento di Comunicazione ed Economia, Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria). I restanti quattro sono il Dipartimento di Scienze della Vita, che è presente a Reggio con l’area delle scienze agrarie e alimentari, e i tre Dipartimenti di Unimore afferenti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, i quali sono attivi a Reggio Emilia con corsi di studio nell’area delle professioni sanitarie, della psicologia e dell’educazione digitale.
La suddivisione degli iscritti della sede reggiana, sempre nell’Anno accademico 2021-22, è stata la seguente: Dipartimento di Comunicazione ed Economia: 3.376 iscritti, Dipartimento di Educazione e Scienze umane: 2.965 iscritti, Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria: 1.963 iscritti, Facoltà di Medicina e Chirurgia: 2.087 iscritti (nei soli corsi attivi a Reggio), Dipartimento di Scienze della vita: 354 iscritti (nei soli corsi attivi a Reggio).
Unimore è dunque una Università multidisciplinare che svolge attività formative, di ricerca e di terza missione in tutte e tre le macro-aree scientifico-disciplinari delle Scienze fisiche e ingegneristiche, Scienze della vita e Scienze umane e sociali.
Secondo il rapporto Alma Laurea 2022 sulla Condizione occupazionale dei laureati, la percentuale di laureati magistrali di Unimore a un anno dalla laurea risulta pari allo 87.8%, ovvero 12,1 punti sopra il dato medio nazionale (75.7%).
La qualità della ricerca svolta in Unimore è testimoniata da numerosi dati: 215 progetti europei finanziati negli ultimi due cicli della programmazione Ue; 358 progetti nazionali o regionali finanziati nel periodo 2014-2020. Nella più recente Valutazione della Qualità della Ricerca (Vqr 2015-2019), Unimore risulta terza e quinta tra gli atenei statali di analoga dimensione per qualità dei prodotti di ricerca rispettivamente dei professori e ricercatori stabili e di tutti i professori e ricercatori. Sulla base della Vqr 2015-2019, sette dei 13 Dipartimenti di Unimore sono risultati inseriti nella graduatoria dei migliori 350 Dipartimenti delle Università statali ai fini del bando ministeriale dei “180 Dipartimenti di eccellenza” per il quinquennio 2023-2027 e 2 di questi sono risultati vincitori di finanziamento. Uno di questi è il Dipartimento di Educazione e Scienze umane con sede a Reggio Emilia.
Unimore svolge inoltre un’intensa attività di terza missione come testimoniato dai seguenti dati: 50 spin-off/start-up accreditate dal 2004 di cui 38 ancora attive; portafoglio brevetti nel 2020 comprendente 91 brevetti attivi; decimo posto a livello nazionale tra gli atenei statali per indicatore di qualità della terza missione.
Ultimi commenti
buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!