La crisi dei cookies, i social media multisensoriali, analisi predittive che cambieranno il marketing, ma anche la crescita ulteriore di disinformazione online e i deepfake all’insegna del “grande inganno”.
Sono alcune previsioni per l’anno che verrà riportate dall’analisi annuale ‘Social Media Trends 2023’ di Talkwalker, alla sua ottava edizione.
Dal report si evince che l’anno sarà caratterizzato da un rapido sviluppo della tecnologia per la produzione di fake news e segnerà la fine dell’utilizzo dei cookie di terze parti – un tema caldo anche nel settore dell’informazione online – in favore di nuove tecnologie che permettano di mantenere la privacy ma allo stesso tempo di dare ai marchi la possibilità di creare campagne di comunicazione e marketing.
“Abbiamo rilevato come le menzoni sulla dismissione dei cookie di terze parti siano sempre più in crescita sui social. In particolare evidenziamo come il 46% riguardi la privacy. A dimostrazione della grande attenzione dei consumatori su questo aspetto”, spiega Francesco Turco, marketing manager Italy di Talkwalker.
Il nuovo anno – secondo la società – sarà caratterizzato inoltre dell’internet dei sensi, ovvero “la possibilità di creare esperienze sensoriali digitali sul web che si traducono in un approccio multi-canale e multi-formato. Le previsioni vedono su tutti l’utilizzo della gamification e la progettazione di centri commerciali completamente immersivi”. Connesso a questo tema la corsa al metaverso che “darà i suoi frutti” e, nel 2023, una ulteriore tendenza riguarda l’analisi predittiva “che vedrà esprimere tutto il suo potenziale per gli anni a venire nel mondo del marketing e dei social media, grazie ai big data si potrà verificare come l’intelligenza artificiale sia in grado di fornire previsioni accurate e comprendere l’andamento di una campagna”.
La lista dei 10 trend 2023 comprende anche i social media con un nuovo standard e decentralizzati, l’ascesa e la caduta del social commerce, la sostenibilità ambientale; la customer experience sempre più social; lo sviluppo delle community d’acquisto.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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