L’ex deputato e senatore del centrodestra Carlo Giovanardi è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Modena con le accuse di minacce a corpo politico, amministrativo e giudiziario dello Stato e rivelazione di segreti d’ufficio per una vicenda relativa al periodo successivo al terremoto del 2012 in Emilia: secondo gli inquirenti l’ex parlamentare modenese avrebbe messo in atto una “illegittima e martellante attività intimidatoria” nei confronti delle istituzioni per far rientrare nella cosiddetta white list (l’elenco delle imprese autorizzate a partecipare agli appalti per i lavori post-sisma) due aziende emiliane, la Bianchini Costruzioni srl e la collegata Ios, che erano state invece escluse per il rischio di possibili infiltrazioni e condizionamenti da parte della ‘ndrangheta.
Lo stop all’ingresso in white list per la Bianchini Costruzioni era arrivato il 17 giugno del 2013 dal Gruppo interforze riunito in prefettura a Modena, che aveva ritenuto fondato il pericolo di infiltrazioni mafiose nell’azienda edile. Niente white list, niente appalti. Augusto Bianchini e la moglie Bruna Braga, per rientrare lo stesso nella spartizione del business rappresentato dalla fase di ricostruzione post-sisma, provano un’altra carta, quella della ditta Ios che vede a capo il figlio Alessandro. Ma anche in questo caso senza successo.
A quel punto, secondo l’accusa, entra in gioco Giovanardi, che si sarebbe impegnato su vari fronti: presentando interrogazioni parlamentari, ottenendo accesso ad atti segreti grazie a funzionari infedeli e anche minacciando in modo più o meno velato alti ufficiali delle forze dell’ordine. Il 17 ottobre del 2014, in un bar di Modena, incontra il comandante provinciale dei carabinieri Stefano Savo e il capo del reparto operativo Domenico Cristaldi: “Ha detto espressamente che qualcuno avrebbe dovuto rispondere dei danni derivanti da questi interventi”, ricorda Savo.
La prima udienza è stata fissata al 15 dicembre.
Ultimi commenti
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]