Lo scorso 7 luglio a Roma le rappresentanze sindacali di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil e Assofarm hanno sottoscritto l’ipotesi di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro che regola i rapporti tra le aziende che gestiscono farmacie pubbliche e il personale dipendente.
L’accordo, che avrà validità fino al 31 dicembre 2024, prevede a regime un incremento progressivo della retribuzione mensile – per il primo livello di farmacista collaboratore, da riparametrare in proporzione agli altri livelli contrattuali – di 113 euro: 80 euro quest’anno, ulteriori 18 euro nel 2023 e altri 15 euro nel 2024.
È previsto inoltre anche un riconoscimento economico una tantum di 500 euro (anch’esso da riparametrare ai vari livelli contrattuali): a Reggio, però, il consiglio di amministrazione di Farmacie comunali riunite, su proposta della direzione aziendale, ha deciso di raddoppiare quest’ultimo importo portandolo alla cifra di mille euro per ogni dipendente, in considerazione “del lungo periodo di trattativa trascorso” e “del particolare momento di crisi economica, preoccupante anche per l’andamento inflattivo”.
“Abbiamo ritenuto con questa decisione – ha precisato il presidente di Fcr Andrea Capelli – di dare un forte segnale di conferma che Fcr da sempre valorizza le proprie risorse umane per mantenere l’eccellenza del servizio farmaceutico che i nostri dipendenti offrono ogni giorno alla comunità. Non solo: vale sempre la pena di ricordare e sottolineare che i risultati economici prodotti da Fcr sono interamente destinati a finanziare il welfare locale della comunità reggiana; questo deve essere un ulteriore stimolo per tutti coloro che partecipano a questa importante azienda speciale”.
Il percorso per il rinnovo del Ccnl è stato piuttosto lungo e articolato, fortemente condizionato dal precedente rinnovo del Ccnl per il settore delle farmacie private (FederFarma), oltre che dall’emergenza pandemica e dalla situazione economica generale. Lo scorso 26 aprile a Reggio si era anche tenuto un partecipato sciopero di protesta a sostegno della trattativa. L’ipotesi di accordo ora passerà al vaglio delle assemblee per la ratifica.
“Vorrei ricordare – ha aggiunto Capelli – che il risultato del rinnovo del Ccnl è stato ottenuto anche grazie al contributo diretto di Fcr, che partecipa sia alla giunta esecutiva nazionale di Assofarm, di cui faccio parte in quanto presidente di Fcr, che alla delegazione sindacale di Assofarm, di cui è componente il direttore di Fcr Carlo Bergamini”.
Fcr, inoltre, ha già annunciato la disponibilità ad aprire immediatamente il confronto con le organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto integrativo aziendale di lavoro.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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