Siccità, Emilia è in emergenza regionale

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Riunione tecnica a Palazzo Chigi per affrontare la situazione della siccità: al tavolo, coordinato dal sottosegretario Roberto Garofoli, i capi di gabinetto e capi dipartimento dei ministeri dell’Agricoltura, della Transizione ecologica, della Mobilità sostenibile, dello Sviluppo economico, dell’Economia e degli Affari Regionali. Alla riunione, in Sala Verde, è presente anche il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

L’incontro è stato annunciato ieri mattina dal ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, che ha parlato di “situazione delicata”: “Presto ci aggiorneremo a livello politico”, ha aggiunto.

Allarme Po
Per affrontare il problema della siccità si è riunito anche l’Osservatorio sul Po, da cui è arrivata l’indicazione di proseguire con l’irrigazione, nonostante la situazione sia da “semaforo rosso”. La proposta arrivata è quella di un provvedimento transitorio per equilibrare l’uso dell’acqua rimasta: diminuire i prelievi del 20% per continuare comunque l’irrigazione, ma garantire l’afflusso di acqua anche al Delta.

Emilia-Romagna in stato di emergenza regionale
L’Emilia-Romagna sarà in stato d’emergenza regionale per la siccità. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’ambiente e protezione civile Irene Priolo, dopo l’esito della riunione tecnica dell’Osservatorio del distretto del Po. “Abbiamo in programma la cabina di regia regionale e in quel contesto verranno definite le azioni principali – sottolinea Priolo – comunque, già a valle della riunione, ci avvieremo allo stato d’emergenza regionale in previsione dello stato d’emergenza nazionale, si procede per gradi”.

Si tratterebbe quindi di un passaggio tecnico necessario per attivare la pratica dello stato d’emergenza nazionale al quale gli uffici competenti della Regione Emilia-Romagna stanno lavorando già dallo scorso sabato. Al vertice in agenda sulla crisi idrica convocato dalla Regione parteciperanno Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi Idrici e rifiuti), Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari), Consorzio Canale emiliano-romagnolo e la stessa Autorità di distretto del Po.