E’ stato approvato nei giorni scorsi, nel corso del Consiglio locale di Atersir, il Piano di investimenti Arca per il territorio reggiano.
Arca, società a prevalente capitale pubblico, è il nuovo gestore affidatario del servizio idrico integrato nella Provincia di Reggio Emilia, che comprende 41 Comuni (Toano escluso) per più di 500 mila abitanti serviti. La società è nata a gennaio 2024, ed ha un capitale sociale per il 60% di proprietà di Agac Infrastrutture e per il 40% di Ireti, aggiudicataria della gara bandita da Atersir per la selezione di un socio privato di minoranza.
Il Piano Operativo degli interventi (POI) di Arca per il periodo 2024-2029 prevede circa 155 milioni di euro di investimenti, di cui 148 a carico del gestore e i restanti 7 provenienti da finanziamenti pubblici.
Tra gli investimenti significativi previsti all’interno del Piano 2024-2029, si inseriscono gli interventi di sostituzione della rete di acquedotto mirati alla riduzione delle perdite idriche, i progetti finalizzati all’ottimizzazione del funzionamento dei sistemi fognari ed all’adeguamento o potenziamento degli impianti esistenti, nonché tutte le attività di sostituzione dei contatori.
Nella programmazione 2024, sono compresi 67 progetti specifici (di cui 28 destinati all’acquedotto, 19 alla depurazione, 20 alle reti di fognatura) per un investimento complessivo annuale di circa 24 milioni di euro.
In particolare, si segnala che quest’anno inizieranno i lavori di un intervento interamente finanziato con le risorse del Pnrr sul collettore fognario Via Canalino nel Comune di Castelnovo di Sotto dell’importo complessivo di 1,2 milioni euro, finalizzato alla risoluzione delle problematiche connesse alla presenza di acque parassite provenienti da Canali di Bonifica.
Un ulteriore progetto, che prevede un co-finanziamento nell’ambito del Pnrr, è l’intervento specifico per il Depuratore di Mancasale nel Comune di Reggio per il quale si prevede un importo complessivo di 9 milioni di euro. Tale investimento, di grande complessità, che sarà appaltato nel corso dell’anno e si concluderà nel 2026, introdurrà una tecnologia in grado di trasformare il fango prodotto dal processo di depurazione in gesso, ai fini del recupero in agricoltura, con conseguenti benefici di carattere ambientale.
“La presentazione del Piano Operativo degli interventi 2024-2029 – dichiara il presidente di Arca Alberto Montanari – dimostra non solo la capacità di investimento dell’azienda e la sua solidità finanziaria, ma anche la forte attenzione riservata al territorio attraverso la realizzazione di opere strategiche finalizzate allo sviluppo economico dell’area e al continuo miglioramento della qualità dei servizi”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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