A cent’anni dalla nascita di Sergio Zavoli la Regione Emilia-Romagna celebra il giornalista, scrittore, politico e intellettuale romagnolo con il film “Il sole tramonta alle spalle”, per la regia di Mauro Bartoli, che verrà presentato in anteprima giovedì 21 settembre, alle ore 21, al cinema Fulgor di Rimini.
Nel film – realizzato grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso l’Emilia-Romagna Film Commission e al contributo del Comune di Rimini e della Repubblica di San Marino – Sergio Zavoli, in due interviste inedite, racconta la propria storia, l’amicizia con Federico Fellini, il legame poetico con la nostra regione e in particolare con la città di Rimini. Il racconto di Zavoli, che per la prima volta interviene in modo ampio e dettagliato sul suo rapporto con Fellini e sul rapporto di entrambi con Rimini, si intreccia con le interviste ai registi Pupi Avati e Gianfranco Angelucci nonché a Gianfranco Miro Gori, storico del cinema già direttore della Cineteca di Rimini. Hanno contribuito
Il film è stato presentato in conferenza stampa a Bologna dalla presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Emma Petitti, alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, dell’assessore alla Sanità e Politiche sociali del Comune di Rimini Kristian Gianfreda, del regista Mauro Bartoli e di Gianfranco Miro Gori, autore delle interviste.
“Sergio Zavoli -ha esordito la presidente Petitti- ha avuto il raro dono di saper essere uomo di qualità senza essere altezzoso. Che fosse dietro alle cineprese di ‘Processo alla tappa’ o alla guida della Rai, che stesse intervistando qualche protagonista degli anni di piombo per ‘La notte della Repubblica’ o parlasse di Fellini era sempre lui: una persona sobria, conscia del proprio ruolo. Per l’Emilia-Romagna è stato per quasi un secolo un simbolo, per Rimini ha rappresentato un punto fermo della vita cittadina, sia politica sia intellettuale. La Regione Emilia-Romagna gli è anche debitrice degli anni in cui fu presidente della Fondazione per le Vittime dei reati, dando lustro alla Regione e a tutta la nostra terra”.
Per Mauro Felicori “Zavoli ha fatto la storia del giornalismo televisivo italiano. Le sue inchieste rimarranno per sempre l’esempio di quanto di meglio la televisione possa offrire alla cultura italiana. Ha affrontato i temi più caldi con l’approccio di chi vuole far comprendere la nostra storia e il nostro tempo, mai in modo ideologico. Questo docufilm ci consente di ripercorrerne la storia, risentirne la voce, rivederne il volto, ritrovare i suoi legami con la Romagna che gli ha dato i natali e ne ha raccolto le spoglie, come per il suo caro amico Federico Fellini a cui viene accostato nel docufilm. Attraverso la storia di Zavoli, e i suoi rapporti con Fellini, riscopriamo la storia e la cultura della Romagna e di Rimini in particolare. Un buon viatico per Rimini che auspichiamo diventi Città italiana della cultura”.
“Il sole tramonta dietro le spalle” offre uno spaccato sulla provincia come luogo dell’immaginario, nel quale Sergio Zavoli e Federico Fellini, amici e romagnoli, tornano per recuperare ricordi, fatti e personaggi che vanno a popolare i loro racconti. Il repertorio messo a disposizione dalla Cineteca di Rimini e dall’Archivio fotografico della biblioteca Gambalunga di Rimini consente di rivedere la riviera romagnola attraverso l’obiettivo di Davide Minghini, fotografo e cineoperatore riminese, grande amico di Zavoli e Fellini.
L’assessore Gianfreda ha commentato: “Il libro ‘Provinciali del mondo’, il documentario ‘Il sole tramonta alle spalle’, lo spettacolo al teatro Galli ‘Il ragazzo e la città’. Rimini celebra con un palinsesto articolato i 100 anni dalla nascita del suo cittadino onorario Sergio Zavoli. Con in più la ‘sorpresa’ dell’intitolazione di una piazza, nel suo amato borgo San Giuliano. Il rapporto tra Zavoli e Rimini non si è mai interrotto perché la materia di cui sono fatti è comune. A questo proposito, vale la pena notare come siano tutte riminesi, di nascita e ‘acquisite’, le tre figure che in qualche modo hanno sprovincializzato nel dopoguerra gli ambiti creativi più importanti del Paese. Sergio Zavoli lo ha fatto col giornalismo, specialmente televisivo, Federico Fellini con il cinema e Carlo Alberto Rossi con la musica leggera”.
Il regista Bartoli ha raccontato come è nata e si è sviluppata l’idea del docufilm: “Avevo Sergio Zavoli fra i miei miti, per come sapeva tirare fuori le parole giuste, al momento giusto. ‘Ho raccontato tante storie, ma nessuno ha mai raccontato la mia’: è con questa frase che Zavoli ci ha salutato in occasione dell’ultimo incontro, quando andammo a trovarlo per ragionare sul progetto di fare un film su di lui, sulla sua poetica, sul suo straordinario modo di raccontare. Queste sue parole ci hanno accompagnato durante tutta la lavorazione del film. Ci sono incontri che restano e segnano il tempo in cui li viviamo, tanto da diventare un ricordo importante. Il mio con Sergio Zavoli ha questa valenza”.
Contestualmente alla proiezione del film, giovedì 21, verrà presentato il libro “Provinciali del mondo. Zavoli, Fellini e l’immaginario riminese”, a cura di Gianfranco Miro Gori, che contiene le interviste integrali realizzate per il film.
“Il film ‘Il sole tramonta alle spalle’ -ha precisato Gori- ha origine da una lunga intervista che ho fatto a Sergio Zavoli sei anni fa. L’intervista, probabilmente la più ampia mai rilasciata da Zavoli sul tema, indaga il suo rapporto con Fellini e di entrambi con Rimini. A questa intervista, che costituisce l’ossatura del film, ne sono state affiancate altre, con aggiunta di molteplici materiali di repertorio. Il libro ‘Provinciali del mondo’ raccoglie integralmente tutte le interviste e rivela fin dal titolo una domanda centrale: qual è la misteriosa capacità che consente ad artisti e intellettuali romagnoli di diventare universali, pur se partiti da una terra povera e arretrata?”.
Il Comune di Ravenna, città natale di Zavoli, ha voluto manifestare il proprio apprezzamento per l’iniziativa. Così Fabio Sbaraglia, assessore alla Cultura: “Ravenna saluta con grande piacere e interesse la produzione di questo documentario che contribuirà nella maniera più appropriata a raccontare e celebrare la vita e il lavoro di Sergio Zavoli. Con l’impegno profuso nella sua professione, in campo culturale e in quello politico Zavoli ha saputo rappresentare e dare prestigio alle proprie origini romagnole e ravennati. Come amministrazione comunale, ci siamo già attivati affinché il film a lui dedicato possa essere al più presto presentato anche nella nostra città della quale Sergio è sempre stato buon amico e verso la quale non ha mai mancato di mostrare il suo affetto”.
Presente alla conferenza Giuseppe Morganti, direttore di San Marino Rtv ed ex Capitano reggente, che ha commentato: “La realizzazione di questo film è stata un’esperienza bellissima. A San Marino abbiamo un legame particolare con Zavoli, grande appassionato della sua storia in Repubblica dove fu sfollato durante la guerra, un’ospitalità che per lui fu salvifica. Zavoli è stato il fondatore della nostra tv di Stato e ha contribuito in maniera fondamentale anche allo sviluppo culturale della nostra Repubblica”.
Sergio Zavoli è nato a Ravenna il 21 settembre 1923, per poi trasferirsi a Rimini, dove ha frequentato il liceo classico Giulio Cesare (come il regista Federico Fellini). Nella sua carriera Zavoli ha ricoperto importanti cariche pubbliche come la presidenza della Rai, dal 1980 al 1986, e la presidenza della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati. Nel 1993, ha contribuito alla fondazione dell’emittente di Stato sammarinese, diventando il primo presidente di San Marino Rtv. A Rimini è stato l’ideatore della Publiphono il servizio di radiodiffusione sulle spiagge della Riviera. È stato stato senatore della Repubblica dal 2001 al 2018. È morto a Roma il 4 agosto 2020.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]