Scuola, ora col 5 in condotta si viene bocciati

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Il Senato ha approvato il disegno di legge del ministro della Scuola sulla valutazione della condotta, il ddl di ‘Revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti’. Il provvedimento dovrà poi passare alla Camera.

Il ministro Giuseppe Valditara ha commentato: “Bene l’approvazione al Senato della riforma della valutazione della condotta. Rappresenta un importante passo in avanti nella costruzione di una scuola che responsabilizza i ragazzi e restituisce autorevolezza ai docenti. Ritengo che nel caso di atti di bullismo non solo sia inutile ma anche dannoso tenere il ragazzo lontano da scuola, lasciato a non fare nulla. Sono convinto che l’impegno in attività sociali sia molto più costruttivo, perché lo studente possa analizzare e comprendere i motivi dei propri comportamenti inappropriati. È anche importante che chi abbia aggredito personale della scuola risarcisca la scuola per il danno di immagine che ha contribuito a creare”.

COME CAMBIA LA SCUOLA. Bocciatura con il 5 e un “esamino” con il 6: poi una stretta nella valutazione e sanzioni per studenti che commettono “violenze”. Il nuovo disegno di legge, passato in Senato, e in attesa ora del vaglio della Camera, contempla anche un diverso modo di valutazione per le elementari.

Il ddl prevede diverse novità attribuendo maggiore peso alla valutazione del comportamento degli studenti:

– Sarà considerata nell’arco dell’intero anno scolastico, anziché solamente per quadrimestre, e si dirà addio al sistema descrittivo fin qui usato tornando, alle medie e superiori – al voto espresso in numeri. Alla primaria, invece, addio alla riforma del 2020 e a definizioni come “avanzato”, “intermedio”, “base”. Si torna ai giudizi sintetici con valutazioni che partiranno da “ottimo” a “gravemente insufficiente”.

– la condotta avrà un peso determinante per l’ammissione all’anno successivo o alla maturità: gli studenti dovranno necessariamente raggiungere un voto minimo, con il rischio “bocciatura” se il voto scenderà sotto al “5” o di un debito scolastico in educazione civica alle scuole superiori, se si è preso “6”.

– comportamenti violenti o aggressivi nei confronti di docenti, altri studenti e personale scolastico peseranno di più con la possibilità anche di sanzioni e multe per chi danneggia gli istituti durante manifestazioni o occupazioni.

– Le nuove norme modificano anche il sistema di sospensioni: fino a due giorni, lo studente verrà coinvolto in attività di riflessione e approfondimento, che culmineranno nella produzione di un elaborato critico. Per sospensioni più lunghe, verranno assegnate attività di cittadinanza solidale.