Questa mattina, lunedì 13 settembre, come lavoratori del mondo della scuola (insegnanti, educatori, personale ATA e tecnico amministrativo), un centinaio circa, ci siamo ritrovati in piazza a Reggio Emilia per ribadire la nostra contrarietà al GreenPass come politica non sanitaria ma di controllo sociale, che crea fratture e discriminazione all’interno della società.
Siamo scesi in piazza perché pretendiamo risposte strutturali alla pandemia, con investimenti nelle infrastrutture della scuola, della sanità, dei servizi. Nella ricerca pubblica. Risposte che non siano lo scaricabarile sulle spalle del singolo cittadino di una gestione finora criminale della pandemia.
Siamo scesi in piazza per chiedere risposte che invece vengono continuamente negate da governo e istituzioni, che si nascondono ormai da un anno e mezzo dietro la paura seminata dai media e dietro al paravento di vaccini e greenpass.
Noi lavoratori del mondo della scuola solleviamo dubbi, in un “camminare domandando”, che dovrebbe essere proprio di ogni figura educante, che ritroviamo coerente con il nostro mandato educativo, che dovrebbe essere posto a promuovere pensiero critico, spirito di ricerca, rispetto per le idee degli altri, voglia di confronto. Ma ormai da mesi è sufficiente accendere la televisione su uno qualsiasi dei suoi tanti canali o aprire una qualsiasi pagina di giornale per leggere o ascoltare frasi che inneggiano alla discriminazione nei nostri confronti.
Saremo ancora nelle piazze e nelle scuole, per la difesa delle libertà e dei diritti di tutti.
Condividiamo di seguito alcuni momenti salienti tratti da alcuni discorsi tenuti da insegnanti ed educatori stamattina in piazza, che vi inviamo anche in allegato.
Dal discorso di Monica:
“Prima ci riducono a dover elemosinare uno stipendio a calare le nostre aspettative di benessere, a pagare visite ed esami medici per farli quando necessari e poi arriva il Covid a chiudere gli ospedali, le scuole e i servizi pubblici … giudicati a questo punto non essenziali, mentre molte aziende private sono rimaste aperte? Cioè fatemi capire, se non presentiamo il Green Pass per 5 volte siamo sospesi e interrompiamo un pubblico servizio, mentre se gli ospedali ci curano in ritardo o troviamo una visita dopo mesi o un anno questo non è interruzione di pubblico servizio?”.
“Oggi sono qui insieme insieme a educatori, insegnanti che hanno posto dei dubbi – ha proseguito Monica -, dubbi alle istituzioni, dubbi ai cittadini e non hanno avuto risposta. Credo che l’esercizio del dubbio sia la prima cosa che caratterizza un atteggiamento scientifico alla vita. Mi metto in discussione perché magari il mio atteggiamento o il mio modo di esprimermi con quel bambino o ragazzo o con la classe non va bene; mi metto in discussione perché analizzo il libro di testo e non è adatto ad essere presentato o trasmesso a quel bambino o ad un gruppo di bambini. Vi ricordo che l’atteggiamento scientifico consiste nell’accettare che una teoria possa sempre essere falsificata, raccogliendo dati, prove, predisponendo esperimenti. Allo stesso modo mettiamo in discussione ciò che ci sta accadendo da quasi due anni perché vediamo contraddizioni evidenti nella gestione pubblica di questa pandemia.”
Dal discorso di Alice:
È sufficiente accendere la televisione su uno qualsiasi dei suoi tanti canali o aprire una qualsiasi pagina di giornale per leggere o ascoltare quanto segue:
‘Gli idioti no vax stanno uccidendo i più fragili” Sky tg 24 .Sileri
“Queste persone dovrebbero essere cacciate a calci nel sedere dall’Italia.” Sky Tg 24 Sileri
“Parassiti e scrocconi” Carofiglio. Sono come quelli sull’autobus senza biglietto”
” Chi non vuole il vaccino è giusto che si paghi le cure” Claudia Fusani a LA7
“Tolleranza zero contro i no vax” Repubblica
” Follia no vax, è caccia all’uomo” Libero
“Criminali no vax” Libero
” Caccia ai non vaccinati, sono oltre 17 milioni” Repubblica
” Propongo una colletta per pagare ai no vax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come sorci” Burioni. 23/07/2021
” L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, non ti vaccini ti ammali muori oppure fai morire” Draghi
La violenza è anche parola, minaccia, ricatto; mezzo di costrizione per obbligare gli altri ad agire contro la propria volontà.
Queste parole, questa definizione ben descrivono ciò che sta accadendo nel nostro Paese, unico in Europa ad aver imposto l’obbligo di green pass al personale scolastico, ATA e a “chiunque acceda alle strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative”.
Saremo ancora nelle piazze e nelle scuole, per la difesa delle libertà e dei diritti di tutti perché, per dirla con una frase di Martin Luther King :
” Ognuno parola ha delle conseguenze, ogni silenzio anche”
Non è violenza questo silenzio?
Non è violenza questa storia a una voce sola, dove i media parlano di noi mentre noi siamo chiamati a tacere.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]