Mattia Santori, leader delle Sardine, interviene in Consiglio comunale a Bologna per denunciare un “fatto increscioso avvenuto lo scorso giovedì, quando due cani scappati al padrone si sono avventati su due oche” del consigliere Davide Celli. Il video dell’intervento di Santori, trasmesso in streaming due giorni fa, rimbalza sui social e finisce – tra gli altri – nel mirino di Carlo Calenda. “Per cortesia dovete ascoltarlo. La tragica perdita di due pennuti. Due minuti di intervento. Durante la guerra. Questi sono quelli che si erano autonominati ‘eredi dei partigiani'”, scrive il leader di Azione.
Scrive oggi Mattia Santori su Fb.
Diario di un consigliere
_6. Vietato parlare di oche
Lunedì scorso sono intervenuto in Consiglio per esprimere solidarietà a un consigliere dei Verdi, Davide Daniza Celli, le cui oche sono rimaste vittime di un’aggressione da parte di due cani sfuggiti al controllo del padrone. Gli interventi di inizio seduta sono liberi e ho scelto di “rubare” 2 minuti ai lavori del Consiglio per due motivi: esprimere vicinanza a un collega a nome di tutti i colleghi della maggioranza; sollevare il tema della scarsa consapevolezza che si ha sulle razze canine molossoidi, che spesso si traduce in aggressioni di bambini, animali, persone adulte.
Durante l’intervento mi si è spezzata la voce, perché conosco bene Davide e so quanto sia doloroso per un animalista come lui perdere i propri animali a causa di altri animali. Quando ho scelto di intervenire sapevo che avrei prestato il fianco ai miei perseguitatori social. Una sardina che parla di oche è oggettivamente una bella base per fare incetta di like. Infatti oggi vengo perculato dai soliti account di politici, influencer e opinionisti, sia per l’oggetto dell’intervento che per le presunte lacrime. Un film già visto, con migliaia di persone sconosciute che sul web deridono il tuo nome e mettono in dubbio la tua credibilità in cambio di qualche manciata di follower in più. E’ una bella sensazione? Vi assicuro di no. Lo rifarei? Assolutamente si.
Troppe volte mi sono lasciato censurare per la paura di essere criticato da quei tromboni che hanno fatto del cinismo, dell’aggressività e della disinformazione la chiave del proprio successo professionale. Ma se ho deciso di fare politica da dentro è anche per non rinnegare quell’empatia che ti porta a commuoverti pensando alla cura con cui uno dei più grandi animalisti italiani seppellisce la sua amica di 14 anni, sensibilizzando allo stesso tempo su un fenomeno che ogni giorno si traduce in aggressioni di esseri umani e animali. Davide è riuscito con questa foto a condividere un dolore e fare attivismo politico. Io con il mio intervento ho dato voce a questo suo gesto, che considero umanamente commovente e politicamente efficace.
Ci sarà sempre una parte della barricata che continuerà a considerare più strategico farsi i selfie con i cagnolini, che alle oche preferirà i #gattiniperSalvini, che non vedrà l’ora di sminuire e ridicolizzare i gesti di rispetto e vicinanza. Ma ci sarà anche un’altra parte della barricata, forse minoritaria, che al cinismo degli sciacalli sceglierà sempre l’empatia delle sardine, la fragilità delle oche. O semplicemente, la commozione degli esseri umani.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]