I carabinieri di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura di Reggio un uomo di 33 anni per il reato di rapina e di concorso in indebito utilizzo continuato di bancomat – in questo secondo caso accusa condivisa con un complice, un uomo di 47 anni senza fissa dimora.
La vittima è un ragazzo di 25 anni di San Polo d’Enza, che mentre si trovava in un locale è stato avvicinato da uno sconosciuto che gli ha chiesto dei soldi. Non avendo contanti con sé, il giovane si è offerto di pagargli da mangiare, saldando il conto con il proprio bancomat.
Il giorno seguente, i due si sono incontrati nuovamente – a quanto sembra per puro caso – nella zona della stazione: stavolta, però, l’uomo ha chiesto al ragazzo 700 euro, proponendogli un presunto “affare” legato alla compravendita di sostanze stupefacenti. Al rifiuto del giovane, che a quel punto ha cercato di allontanarsi, lo sconosciuto ha iniziato a seguirlo, insistendo con la richiesta di soldi, fino ad arrivare ad aggredirlo fisicamente: dopo averlo scaraventato a terra, gli ha sottratto lo smartphone e la carta bancomat, per poi darsi alla fuga.
Una volta ripresosi dallo shock, il 25enne ha immediatamente chiamato il 112 per segnalare l’accaduto, per poi recarsi alla stazione dei carabinieri di San Polo d’Enza per sporgere denuncia; denuncia che, successivamente, ha dovuto anche integrare, perché nel frattempo l’uomo da cui era stato rapinato aveva utilizzato la sua carta bancomat almeno una trentina di volte tra bar, ristoranti, sale da gioco, sportelli Atm e taxi. Dieci di queste transazioni sono andate a buon fine, per un totale di oltre 200 euro.
Dopo aver acquisito la denuncia, i carabinieri di San Polo hanno avviato le indagini, analizzando attentamente i filmati dei sistemi di videosorveglianza comunali presenti nell’area della stazione ferroviaria: le immagini hanno consentito di confermare in toto la versione della vittima.
Incrociando gli orari delle trenta transazioni illecite effettuate con la carta bancomat rubata e i filmati delle telecamere di videosorveglianza, sia comunali che di alcune attività commerciali della zona, i militari sono riusciti a ricostruire tutti gli spostamenti del sospettato dopo l’aggressione, arrivando anche alla sua identificazione: un uomo di 33 anni di origine nordafricana, già noto peraltro ai carabinieri sanpolesi, che è stato poi anche riconosciuto dalla stessa vittima durante una seduta di individuazione fotografica.
Durante le indagini, inoltre, i carabinieri hanno notato anche la presenza di un complice in tutti i casi di indebito utilizzo della carta bancomat sottratta al ragazzo. Grazie a un paziente e scrupoloso lavoro di analisi, che ha visto i militari sampolesi passare in rassegna per giorni tutti i filmati disponibili, alla fine è stata individuata un’immagine chiara del volto del complice. Confrontandola con quelle presenti negli archivi dei soggetti pregiudicati, i carabinieri sono infine riusciti a risalire alla sua identità: si tratta di un uomo di 47 anni, anche lui di origine nordafricana, già noto per alcuni precedenti, che è stato a sua volta denunciato con l’accusa di concorso in indebito utilizzo continuato di bancomat.
Classico esempio della sindrome dell’accoglione….persona fondamentalmente buona
ma che non vede oltre un palmo dal suo naso…..e paga le conseguenze del suo altruismo.