Nel pomeriggio di domenica 30 marzo i carabinieri di San Martino in Rio hanno arrestato un ragazzo di 25 anni con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
Il giovane, al culmine di un diverbio con il padre, ha aggredito fisicamente il genitore, non fermandosi nemmeno davanti ai militari, nel frattempo intervenuti presso l’abitazione in cui i due vivono, dopo una richiesta d’aiuto arrivata (intorno alle 17) proprio dalla vittima.
Giunti sul posto, i carabinieri sammartinesi, supportati anche dai colleghi della stazione di Rubiera, hanno trovato l’uomo ad attenderli fuori casa: ha riferito di una situazione familiare ormai insostenibile, a causa di violenze fisiche e verbali perpetrate dal figlio nei suoi confronti.
L’ultimo episodio in ordine di tempo, come ha spiegato l’uomo ai militari, risaliva a pochi minuti prima: dopo l’ennesimo litigio tra i due, il figlio lo avrebbe aggredito fisicamente, afferrandolo per il collo, e rompendo anche alcuni oggetti in casa e una porta dell’abitazione. A quel punto, per evitare ulteriori conseguenze e temendo per la sua incolumità, l’uomo è uscito di casa attendendo i carabinieri in strada.
Subito dopo i carabinieri, dopo aver ascoltato la versione del padre, sono entrati nell’abitazione, dove hanno trovato il venticinquenne in un forte stato di agitazione. Qui i militari hanno potuto constatare, nella sala da pranzo, la presenza di numerose lattine di birra vuote, l’anta del forno rotta (con i vetri ancora a terra) e una porta interna della casa completamente distrutta.
I carabinieri, allora, hanno tentato di mediare tra padre e figlio, cercando di chiarire la situazione e calmare gli animi: ma il giovane, incurante della presenza dei militari, ha tentato di scagliarsi nuovamente contro il padre, per poi prendersela anche con gli stessi carabinieri, minacciandoli di morte e colpendoli con vari pugni. Uno di loro è anche finito in ospedale con una prognosi di sei giorni per le lesioni riportate.
Con qualche difficoltà, i militari sono riusciti a bloccare il ragazzo, che è stato poi accompagnato nella caserma di corso Cairoli, a Reggio – dove peraltro ha continuato imperterrito a resistere; a quel punto il venticinquenne è stato arrestato.
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