Questa mattina l’associazione Penelope, a tutela degli amici e dei familiari delle persone scomparse, che si è costituita parte civile nel processo, ha chiesto di trovare anche la madre della giovane, Nazia Shaheen, l’unica dei cinque indagati a essere ancora ricercata.
Ha spiegato l’avvocata Barbara Iannuccelli: “Per noi rimane importante la mamma di Saman, lei ne ha decretato la fine. Lei scherzava con la figlia poco prima di accompagnarla dai carnefici. Lei l’ha fatta ritornare a casa”.
Prosegue Innuccelli: “Saman aveva fatto denuncia di smarrimento dei suoi documenti, per cui non aveva alcun motivo per rientrare a casa. Lo ha fatto per la mamma. E lei, parlando con l’altro figlio, voleva convincerlo a desistere da ogni collaborazione. Noi vogliamo Nazia!”, spiega dopo che il padre di Saman, Shabbar Abbas è stato arrestato nei giorni scorsi in Pakistan, nella regione del Punjab.
Nel frattempo la Procura di Reggio Emilia ha depositato in Corte d’Assise la richiesta di incidente probatorio urgente dopo che nel casolare abbandonato di Novellara (Bassa reggiana) è stato rinvenuto un cadavere che gli inquirenti ritengono essere quello di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa la notte del 30 aprile 2021 e uccisa dalla famiglia perché contraria a un matrimonio combinato. Tale richiesta è necessaria per recuperare il corpo individuato dopo l’indicazione fornita dallo zio della vittima, Danish Hasnain, in carcere con l’accusa di essere uno tra gli esecutori materiali del delitto.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]