“Guarda caso, a pochi mesi dalle elezioni, si annunciano interventi sul centro storico, dopo anni di immobilismo e di scelte, vedi ad esempio l’introduzione della Ztl in corso Garibaldi, che hanno dato il colpo di grazia all’esagono cittadino”, così il capogruppo della Lega in sala del Tricolore, Roberto Salati replica all’assessore al Commercio Mariafrancesca Sidoli.
“E’ vero che i centri storici degli anni Ottanta probabilmente non torneranno più – prosegue Salati -, ma è anche vero che si è dormito sugli allori per troppo tempo, mentre la situazione stava sfuggendo di mano: sempre più saracinesche abbassate, spopolamento del centro, specie in alcune fasce orarie, a beneficio di un allargarsi di ampie sacche di degrado con la relativa insicurezza”.
Il capogruppo della Lega insiste: “Noi sosteniamo da sempre che il centro cittadino debba tornare ad essere il cuore pulsante della città, il salotto buono di Reggio. Questo significa investire risorse, non solo sulle piazze, ma sul decoro, sulla sicurezza e sulla socialità. Non bastano i numerosi mercatini tipici, citati dall’assessore, o la filosofia “mangia e fuggi”, bisogna portare qualità in centro, iniziative culturali per tutti e non per pochi, momenti di aggregazione come lo erano i ‘Mercoledì rosa’, bisogna attrarre turisti con eventi, bisogna rendere accessibile il centro, non chiuderlo, bisogna valorizzare nel modo giusto i contenitori. E in questo senso la sfida del Mercato Coperto non ci pare ancora vinta”.
Parole, parole, parole…
I centri storici delle città’ governate dalla Lega sono tutti vivi, con serrande alzate H24 e pieni di gente da salotto buono? Sarebbe un sogno ricevere dati statistici a supporto di queste promesse del “se fossimo noi al governo”.
Vorrei anche sapere quali sarebbero questi eventi (rigorosamente di qualità’, senza cibo di strada, senza dj set, senza sporcizia, senza rumore e disagio per i residenti) da organizzare per attrarre i turisti. E quali turisti si vorrebbero attrarre? E in che tempistiche si riuscirebbero ad organizzare? E con quali effetti misurabili sul commercio e sul contenimento del degrado e delle sacche di insicurezza? Confidando poi sul fatto che questi turisti non arriveranno in Mediopadana, in quanto eredita’ politica della Sinistra incapace, non saranno spettatori di concerti al Campovolo o del Festival di Fotografia.
Il cavallo di battaglia preferito rimane sempre pero’ la questione centro accessibile – chiusura del centro. Un quadrilatero il cui asse principale misura meno di 2 km, ovvero 20 minuti di camminata, contornato di parcheggi in ogni direzione, capace di diventare una questione da chiamare in ballo ad ogni occasione per la propaganda del “se fossimo noi al governo”. Manco avessero da gestire il centro di Londra. Bah!