Sabato 15 e domenica 16 maggio tornano le Giornate Fai di primavera, l’edizione numero 29 dell’evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta fondi che aprirà al pubblico le porte di 600 luoghi della cultura in 300 città italiane. Le delegazioni e i gruppi Fai (Fondo ambiente italiano) dell’Emilia-Romagna hanno aderito con entusiasmo proponendo 46 aperture in 25 luoghi della regione.
A Bologna si apriranno le porte delle splendide sale di rappresentanza di Palazzo Caprara, oggi sede della Prefettura e normalmente non accessibili al pubblico; chi visiterà l’Hotel Majestic, già Baglioni, potrà percorrere duemila anni di storia partendo dai resti di una strada romana, passando alla prima opera nota dei fratelli Carracci per arrivare all’Art déco del Cafè Marinetti.
A Ferrara sarà possibile ammirare Palazzo Naselli Crispi, il primo esempio di architettura civile del Cinquecento, che oggi ospita il Consorzio di bonifica Pianura di Ferrara; il gruppo Fai Giovani di Modena accompagnerà i visitatori in una passeggiata all’insegna della street art; a Reggio, invece, porte aperte per un esempio di rigenerazione urbana, l’ex seminario vescovile, trasformato oggi in polo universitario.
A Piacenza sarà possibile visitare gli spazi dell’ex monastero di S. Agostino e dei suoi chiostri rinascimentali, che diventeranno la sede dell’Archivio di Stato. Sette le aperture organizzate a Parma: tra queste le visite a diversi palazzi storici, a un’antica farmacia e al complesso dell’Ospedale vecchio, oggi in fase di restauro, importante testimonianza tra l’ente assistenziale, la cittadinanza e l’economia urbana.
“Dalle città d’arte alle passeggiate nei percorsi naturali meno frequentati, dai palazzi ai conventi, dall’Appennino alla pianura, dai fiumi al mare, i volontari delle delegazioni e dei gruppi Fai dell’Emilia-Romagna accompagneranno i visitatori alla scoperta di una regione straordinariamente varia sotto il profilo geologico-naturale e ricca di tanta storia stratificata”, ha sottolineato la presidente regionale del Fai emiliano-romagnolo Carla Di Francesco: “Vi aspettano con l’entusiasmo di chi sa che cultura, paesaggio e ambiente saranno parte sostanziale della rinascita del nostro paese nel post-pandemia, e con l’orgoglio di poter offrire il proprio contributo. Un grazie sincero a loro e ai proprietari dei siti – enti, istituzioni e privati – che hanno aderito alle Giornate Fai di primavera consentendo le aperture”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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