A Reggio torna anche quest’anno la “Notte Off”, terza edizione della serata dedicata alle mostre e agli eventi del Circuito Off di Fotografia Europea, con musica, performance e molte esposizioni aperte fino alle 23 per riempire la città di nuova energia.
Il programma di “Turn the light On -> Off” prenderà il via alle 17.30 da piazza Fontanesi con la partenza della marching band The Dino Funky Corporation, che attraverserà a tempo di musica le vie del centro – piazza Casotti, piazza Prampolini, piazza Martiri del 7 luglio, via Secchi, via Roma e parco Santa Maria – toccando con il suo passaggio piacevole e coinvolgente i luoghi storici degli allestimenti del circuito Off cittadino; al parco Santa Maria lo StudioXL International Contemporary Dance Education darà temporaneamente il cambio alla banda con una doppia performance di danza (alle 18 e alle 20) articolata in tre coreografie uniche di Laura Matano, Sabrina Rigoni e Daniele Ziglioli.
Alle 19, invece, è previsto l’arrivo della banda – con tutto il seguito di pubblico che sarà riuscita a raccogliere in giro per la città – ai chiostri di San Pietro, dove sarà proclamato il vincitore del premio Max Spreafico (dedicato allo storico collaboratore del circuito) per il miglior progetto del Circuito Off 2021. Il primo classificato sarà protagonista della prossima edizione del festival grazie al premio di mille euro che potrà essere utilizzato per il futuro allestimento espositivo. La valutazione dei progetti vincitori (è previsto un primo premio e due menzioni) quest’anno è avvenuta interamente online a partire dal 5 maggio, mentre la selezione dei migliori lavori è stata effettuata da una commissione presieduta da Walter Guadagnini, componente della direzione artistica del festival.
La serata si concluderà infine con il concerto “Sulle strade del Blues”, un viaggio nella musica del diavolo con Piergiorgio Tedeschi (voce narrante e armonica), Marco Vergnani (voce), Lorenzo Bellini (basso e voce), Francesco Pugnetti (chitarra), Mattia Rubizzi (piano e hammond) e Angelo Ruozi (batteria).
Il giorno dopo, domenica 13 giugno, spazio invece al primo dei due appuntamenti (l’altro sarà il 3 luglio) di “Cosa succede alle cose se nessuno ne parla?”: una serata insieme al docente di filosofia Ivan Levrini per approfondire e ragionare sul tema del linguaggio e sul rapporto che esso intrattiene col pensiero e col mondo. Dopo la visita alla mostra di Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian, dedicata all’isola giapponese di Yonaguni e alla sua lingua dalla vita breve, il dunan, i partecipanti potranno conversare sugli interrogativi che da essa possono sorgere, nella splendida cornice dei chiostri di San Pietro.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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