Spiega il deputato reggiano del Pd Andrea Rossi: “Nella giornata di lunedì 2 agosto ho depositato ufficialmente la proposta di legge “Disciplina delle attività artistiche di tatuaggio, di piercing e delle pratiche correlate”. Una proposta che nasce in collaborazione con alcuni stakeholders del settore per sopperire a un vuoto legislativo nazionale, infatti è noto come a oggi non esista in Italia una legislazione specifica che regolamenti in modo organico l’attività di tatuaggio e piercing.
L’attività di tatuaggio rientra in una vera e propria forma d’arte contemporanea e da un’indagine condotta dall’Istituto superiore di sanità nel 2015 sono 6,9 milioni le persone tatuate in Italia ovvero il 12,8 per cento della popolazione italiana. Si stima un giro d’affari da oltre 300 milioni di euro l’anno: in 5 anni si è passati da circa 1300 realtà a più di 4000 attività registrate.
A livello nazionale l’unico riferimento normativo viene espresso in una Circolare del Ministero della sanità del 1998 e solamente alcune regioni (Toscana, Friuli Venezia Giulia e Marche) hanno emanato leggi specifiche per la regolamentazione del settore. Allo stesso modo c’è una grande disomogeneità a livello di organizzazione di corsi di formazione e dello stesso numero di ore di formazione previsto; ne consegue che il profilo di tatuatore a livello nazionale risulti essere molto complesso e discontinuo, producendo differenti percorsi di studio e di preparazione di coloro che praticano l’attività di tatuaggio e piercing.
La proposta di legge promuove le attività di tatuaggio e di piercing come attività artistiche annoverate tra nell’ambito delle arti figurative, di trucco permanente e delle pratiche correlate. Disciplina i requisiti per poter esercitare le attività e stabilisce il percorso formativo per l’attività di tatuaggio della durata di 2 anni con almeno 900 ore annue teorico-pratiche e 250 ore di stage, al termine del quale, previo superamento di un esame, lo studente potrà accedere a tre specializzazioni (tatuaggio artistico, con finalità mediche o estetico) e per l’attività di piercing, che consiste in un unico modulo della durata di almeno 900 ore annue teorico-pratiche e 250 ore di stage. Sono specificate le competenze in materia di formazione delle Regioni e infine sono stabilite le competenze in materia di autorizzazioni, di vigilanza e controllo da parte dei comuni e delle Aziende sanitarie locali, di informazioni al consumatore e consenso informato e di materiale (pigmenti e monili) da utilizzare come da normativa europea.
Questa proposta di legge nasce con l’obiettivo di disciplinare in maniera esaustiva le attività artistiche di tatuaggio, di piercing e delle pratiche correlate in ambito nazionale, riconoscendo in questo modo l’attività di tantissimi professionisti di questo settore, per tutelarne il lavoro, attraverso una legislazione chiara e esaustiva, regolando tutti gli aspetti fondamentali di queste attività”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]