Si concretizza sempre di più il riconoscimento del valore dello sport nella Costituzione italiana. Mercoledì 16 febbraio, infatti, la commissione affari costituzionali del Senato ha condiviso il testo base su cui verrà innestata la modifica dell’articolo 33 della Costituzione, per garantire il riconoscimento nella Carta costituzionale del valore dello sport in termini educativi, sociali e di promozione del benessere psicofisico delle persone.
“Una bellissima notizia per un settore fondamentale del nostro Paese, che in questi anni non ha avuto dalle istituzioni e dalle politiche pubbliche il giusto riconoscimento, sia nel merito per l’importanza sociale che ricopre a vari livelli, sia sul lato economico”, ha commentato il deputato del Partito Democratico Andrea Rossi: “Lo sport è la terza agenzia educativa dopo famiglia e scuola: educa a corretti stili di vita e insegna i valori di uguaglianza e di rispetto verso il prossimo e la comunità. Lo sport è di tutti e per tutti. La valorizzazione di questi principi nella Costituzione ampia e rafforza i diritti sociali e civili riconosciuti in essa”.
Con la pandemia, ha ricordato Rossi, “il settore sportivo ha subito pesanti contraccolpi economici dovuti da una parte alle ripetute chiusure e restrizioni sociali, dall’altra alla diminuzione delle attività per giovani e ragazzi. Questo ha impoverito l’offerta formativa per i giovani, già duramente colpiti a causa dei mesi trascorsi in Dad. Investire nello sport di base consente di investire nel futuro delle giovani generazioni, sviluppando nelle ragazze e nei ragazzi il rispetto verso il prossimo, la socialità e la formazione di un pensiero di squadra improntato sul mutuo aiuto e sul rispetto autentico di se stessi e degli altri”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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