Torna a Reggio Emilia, da protagonista, il vescovo emerito, monsignor Massimo Camisasca. L’appuntamento per tutti è venerdì 5 maggio 2023, alle ore 21,00, presso la Sala del Capitano del Popolo all’Hotel Posta (piazza del Monte 2).
Monsignor Massimo Camisasca presenterà il suo nuovo libro “La luce che attraversa il tempo” nell’incontro dal titolo “Riforma o rivoluzione? Come si rinnova la Chiesa oggi”. Sarà presente l’attuale Vescovo della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, arcivescovo Giacomo Morandi. Un incontro speciale, a margine del quale i due prelati discuteranno sicuramente del futuro della chiesa.
Questo per altro è il tema del nuovo libro in cui Camisasca, senza nulla nascondere, affronta le difficoltà e i momenti di crisi della chiesa, in un mondo sempre più scristianizzato e secolarizzato. Con la stessa chiarezza e trasparenza di sguardo il Vescovo Emerito di Reggio Emilia indica però, nel testo, anche le possibili strade attraverso cui la Chiesa può, come ha detto papa Francesco, “riformarsi alla luce del Vangelo”, per rinnovare la sua presenza positiva e propositiva per l’uomo di oggi.
Si tratta di un cammino paziente, da vivere immersi nel tempo presente e nella carne del popolo di Dio, senza perdite di identità o fratture con il passato, perché “Le élites intellettuali rivoluzionarie rappresentano un movimento diabolico dentro la storia”.
L’evento è promosso dal Comitato Amici di Rolando Rivi e dall’Associazione C.RE.A Liberamente. Introdurrà l’incontro il presidente di C.RE.A., Claudio Guidetti, poi Massimo Camisasca dialogherà, a partire dai contenuti del libro e rispondendo alle loro stringenti domande, con Nicola Fangareggi, direttore di 24Emilia, e con Emilio Bonicelli, giornalista, scrittore e segretario del Comitato Amici di Rolando Rivi.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]