Sono 24 i progetti candidati da 16 Comuni della provincia modenese ai finanziamenti del Pnrr riservati ad asili nido e scuole dell’infanzia. La Provincia di Modena ha concluso la ricognizione e ha inviato le proposte alla Regione Emilia-Romagna per l’inserimento dei progetti nella programmazione regionale.
Entro il prossimo 28 febbraio i Comuni presenteranno le candidature al Ministero dell’istruzione, nella speranza di ottenere una parte delle risorse disponibili a livello regionale, pari a oltre 108 milioni di euro. I contributi richiesti dai Comuni modenesi sfiorano i 30 milioni; tenendo conto della quota di co-finanziamento comunale, l’investimento complessivo supererebbe i 32 milioni.
I progetti proposti dai Comuni, ha sottolineato il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, “costituiscono un piano del fabbisogno di asili nido e scuole d’infanzia del territorio modenese. Queste risorse del Pnrr, destinate alla realizzazione di nuove strutture e alla riqualificazione di quelle esistenti, rappresentano quindi per gli enti locali un’opportunità straordinaria di investimento per sviluppare questi servizi fondamentali per le famiglie e per intere comunità”.
Tra i progetti candidati spiccano quelli relativi alla costruzione di nuove scuole d’infanzia a Villanova di Modena e a Montale di Castelnuovo Rangone; i nuovi poli per l’infanzia di Carpi, Casinalbo di Formigine, Mirandola, Montese e Nonantola; il nuovo nido Magenta a Modena. Ci sono poi i progetti di riqualificazione delle scuole dell’infanzia di Bastiglia, Campogalliano, Castelvetro, Frassinoro, Montecreto, Montefiorino, Nonantola, Ravarino e Sestola, senza dimenticare i progetti di demolizione e ricostruzione della scuola d’infanzia Nelson Mandela di Carpi e del nido di Monteorsello di Guiglia.
Complessivamente il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione a livello nazionale tre miliardi di euro per asili nido e scuole d’infanzia: di questi 2,4 miliardi per la fascia d’età 0-2 anni, il resto per la fascia 3-5 anni.
Ultimi commenti
bene, cosi' almeno fino al 30 Giugno non potremo PERCEPIRE alcun senso di insicurezza....diciamolo anche a Luca Vecchi, cosi' e' contento.
1. Le celebrazioni religiose spetterebbero alle autorità religiose piuttosto che a quelle civili. 2. Evidentemente i (sedicenti) cristiani non costituiscono più un appetibile bacino elettorale.
E che non ci passi per la mente di voler imitare la passione di Cristo per guadagnarci il Regno dei Cieli!!! Questa visione tenebrosa lasciamola […]