In relazione alle recenti esternazioni di Maria Edera Spadoni, vice presidente della Camera del Movimento 5 Stelle, che accusa alcuni parlamentari di non restituire il proprio compenso alla collettività, la Deputata Antonella Incerti e la Senatrice Vanna Iori affermano quanto segue:
“Capiamo l’enorme difficoltà di Maria Edera Spadoni e del Movimento 5 Stelle in generale nel motivare spese telefoniche degne di qualche call center (forse nemmeno, viste le promozioni di cui tutti i cittadini usufruiscono).
Così come comprendiamo che la tecnica dello “scaricabarile” è l’unica che conoscono, vivendo nascosti in anfratti della presunta onestà che puntualmente si rivelano prese in giro nei confronti degli elettori.
Ci corre l’obbligo di precisare però, ai cittadini e non all’onorevole Spadoni, di come noi i rendiconti li presentiamo tutti. Basta rivolgersi agli uffici competenti di Camera e Senato per scoprire di come non abbiamo mai fatto alcuna richiesta di rimborsi per telefono, taxi, francobolli…
Anzi, Abbiamo scelto di restituire parte della nostra indennità per sostenere il nostro partito. Attività politica, democrazia e soprattutto altri lavoratori onesti che vengono stipendiati per il loro operato con una parte (anche consistente) della nostra remunerazione. Cifre – 252.000 euro nel periodo 2013/2018 – puntualmente dichiarate e rendicontate.
Ecco la verità.
Giocare con le cifre dei rimborsi non è il nostro modo di fare politica e non ci appassiona ma riscontriamo tanta propaganda e poca sostanza, come di consueto. Un modus operandi di cui tutti i cittadini per fortuna si stanno accorgendo”.
Come no. Ogni mattina mi alzo e chiamo i competenti uffici di Camera & Senato per sapere se e come avete scialato il vostro (immotivato) compenso; se poi parte di questo viene devoluto al partito, la mia reazione è una sonora pernacchia (o un cortese vffnc…).
Patetiche e con la coda di paglia.
Vi aspetto domattina alle 7,30 incolonnate per andare a lavorare a Mancasale; acsè imparee c’sa còsta al seel.