Rientra allerta smog in Emilia-Romagna

Reggio Emilia vista da alto finestra di pietra

In Emilia-Romagna è rientrato quasi subito l’allarme sul fronte dell’inquinamento atmosferico: dopo tre giorni di misure emergenziali, infatti, il bollettino “Liberiamo l’aria” dell’Arpae di lunedì 7 febbraio ha sancito la fine dell’allerta smog in tutto il territorio regionale.

Il monitoraggio di inizio settimana ha evidenziato una situazione da “bollino verde” in tutte le province emiliano-romagnole: secondo il modello previsionale, che applica una modalità “predittiva” basata su un sistema integrato di modellistica meteorologica e di qualità dell’aria, e che punta a ridurre gli accumuli di Pm10 intervenendo in anticipo, nei prossimi giorni non sono attesi superamenti del valore limite giornaliero delle polveri sottili in nessuna delle stazioni di rilevamento dell’inquinamento atmosferico sparse in tutta la regione.

Per questo motivo da martedì otto febbraio non saranno più in vigore le misure emergenziali previste dal Pair 2020 (Piano aria integrato regionale per il contenimento degli inquinanti e la salvaguardia della qualità dell’aria), la manovra antinquinamento per il periodo autunnale e invernale messa a punto dalla Regione in collaborazione con i Comuni capoluogo, che avevano invece caratterizzato le giornate di sabato 5, domenica 6 e lunedì 7 febbraio.

Restano invece in vigore tutte le limitazioni strutturali già previste dal piano regionale, valide ininterrottamente fino al prossimo 30 aprile: il divieto di circolazione (nelle aree interessate dalle restrizioni) per i veicoli a benzina Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, per i veicoli a gpl/benzina o metano/benzina Euro 0 ed Euro 1, per i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3, per i ciclomotori e i motoveicoli Euro 0 ed Euro 1; il divieto di utilizzo di biomasse per il riscaldamento delle unità immobiliari dotate di riscaldamento multicombustibile, sia nei generatori con potenza nominale fino a 500 kw e certificazione ambientale inferiore a tre stelle che nei focolari aperti o che possono funzionare aperti; il divieto di abbruciamento di residui vegetali, sterpaglie, residui di potatura e scarti vegetali di origine agricola.

Se si tratta di una tregua destinata a durare lo si saprà solo nella mattinata di mercoledì 9 febbraio, giorno in cui sarà emesso il nuovo bollettino dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale: l’aggiornamento sullo stato dell’inquinamento atmosferico in Emilia-Romagna determinerà l’eventuale ritorno del regime emergenziale nelle province i cui parametri previsionali dovessero essere tornati al di sopra delle soglie critiche.