Un sostegno concreto alle persone e famiglie che si trovano in grave difficoltà economica, tanto da non poter soddisfare bisogni primari, quali il cibo. E’ stato pensato per dare una risposta concreta a tutti coloro che si trovano in queste condizioni e rafforzare la rete capillare di realtà del Terzo settore che di occupano di solidarietà e recupero alimentare, il bando da 600 mila euro che la Giunta regionale ha approvato nell’ultima seduta, rivolto a organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Fondazioni del Terzo settore presenti, da Piacenza a Rimini, su tutto il territorio regionale.
Il bando
C’è tempo fino alle 12 dell’8 febbraio 2021 per fare domanda, con contributi diversificati a seconda della dimensione territoriale dei progetti, da 15mila fino a 100mila euro per ciascun progetto presentato.
Le risorse per finanziare il bando provengono dalla quota complessiva dei fondi messi a disposizione delle Regioni dal ministero del Lavoro e Politiche sociali per il sostegno alle attività del Terzo Settore in base all’accordo di programma sottoscritto anche con l’Emilia-Romagna, in una logica di complementarietà con le altre iniziative nazionali e locali su questo importante tema.
L’obiettivo preciso è proprio quello di realizzare interventi per la solidarietà, il recupero, lo stoccaggio e la distribuzione gratuita di prodotti alimentari e non; oltre a promuovere, sempre con finalità sociale, la produzione e distribuzione di pasti pronti da asporto e limitare gli sprechi. Non solo acquisto di generi di prima necessità, ma anche sostegno al recupero e alla lotta allo spreco e a tutte quelle attività necessarie al funzionamento di “macchina” della solidarietà alimentare, caratterizzata da una presenza capillare su tutto il territorio regionale.
Spese finanziabili, contributi e criteri di riparto
Nei progetti finanziabili con i contributi regionali potranno rientrare le mense, la somministrazione di pacchi alimentari e cibo da asporto e la distribuzione di prodotti alimentari e non.
In particolare, gli Enti del Terzo settore potranno ottenere contributi per coprire le spese sostenute riferite alla gestione degli immobili (canoni di affitto, utenze, pulizie e piccole manutenzioni ordinarie strettamente necessarie allo svolgimento delle attività); costi di igienizzazione degli ambienti; acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori e per l’attuazione di misure di contrasto alla diffusione del Covid-19; acquisto di beni e attrezzature di modico valore; acquisto di materiale di consumo, come articoli monouso finalizzati al rispetto delle misure per il contenimento dei contagi, con particolare attenzione al ricorso a materiali ecocompatibili; costi di personale e rimborsi spese ai volontari.
Modalità e termini per partecipare al bando
I progetti possono avere una durata massima di 12 mesi a decorrere dalla data di pubblicazione del bando sul Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna.
Le domande e la relativa documentazione dovranno essere trasmesse alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Politiche per l’integrazione sociale il contrasto alla povertà e Terzo settore, tramite PEC all’indirizzo segrspa@postacert.regione.emilia-romagna.it e per posta elettronica all’indirizzo: tiziana.delpiano@regione.emilia-romagna.it, entro le ore 12 dell’8 febbraio 2021.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]