“E’ un progetto di legge di cui condividiamo gli obietti, ma crediamo che all’interno di questa legge manifesto si debba aumentare la connessione tra i pubblici esercizi e i clienti”, spiega Luca Cuoghi (Fdi) per il quale “occorre valorizzare ciò che viene realizzato all’interno di questi locali, a partire dalla bellezza e favorire i clienti nella ricerca ciò che hanno bisogno: per questo chiediamo interventi sui trasporti e per favorire la collaborazione tra i commercianti e il mondo del credito come banche, società finanziarie e i consorzi fidi. In questo senso abbiamo presentato un ordine del giorno”.
“Questo progetto abbraccia tutto ed è il contrario di tutto: siamo d’accordo sul sostegno al mondo del commercio, ma serve più chiarezza, bisogna prevedere interventi chiari e netti”, spiega Michele Facci (Lega) che sottolinea come “molto tardivamente si cambiano le norme per far fronte ai danni che i grandi centri commerciali hanno fatto ai dettaglianti”.
Per Giulia Pigoni (Lista Bonaccini) “una riforma strutturale era necessaria: il piccolo commercio al dettaglio soffre da anni e i centri commerciali naturali possono creare un approccio unitario per il rilancio e la valorizzazione dei centri storici. Tenere le nostre strade vive è inoltre il miglior presidio sociale che possiamo pensare e sono evidenti anche i benefici in termini turistici. Il provvedimento è frutto di un confronto costruttivo con tutti i soggetti interessati per la crescita del territorio”.
“Al commercio locale servono più infrastrutture, più parcheggi, canoni calmierati, meno concorrenza dei centri commerciali vicini e di quello on line”, spiega Marta Evangelisti (Fdi) per la quale “questa legge è una buona partenza, ma manca ancora concretezza: si è voluto correre un po’ troppo forse perché siamo in perenne campagna elettorale”.
L’assessore al Turismo e commercio Andrea Corsini ha sottolineato: “La legge 41 ha fatto scuola in Italia per la valorizzazione del commercio di vicinato e contiamo che anche questa legge possa sostenere efficacemente le piccole imprese commerciali. Abbiamo costruito una proposta con elementi innovativi. Mi riferisco in particolare agli hub, intesi come motori di sviluppo dell’economia urbana. La nuova legge prevede finanziamenti per progetti di sviluppo e riqualificazione in cui le piccole attività rappresentano il fulcro della proposta, includendo elementi di sostenibilità ambientale e accessibilità. Mi impegno a confrontarmi con associazioni di categoria, Comuni e la competente Commissione per stabilire i criteri che dovranno guidare la costituzione degli hub. Avremo una dotazione di 18 milioni di euro per sostenere la riqualificazione dei pubblici esercizi”.
L’Assemblea ha approvato l’ordine del giorno del Pd che chiede di prevedere interventi a sostegno anche di tipologie commerciali non inseriti nella legge approvata oggi, quello di Forza Italia che prevede canoni concordati per gli immobili commerciali privati, mentre è stato bocciato quello di Fratelli d’Italia sul rapporto tra esercizi commerciali, istituti di credito, società finanziarie e consorzi fidi.
Tra i gruppi presenti in Assemblea al momento del voto hanno votato a favore del progetto di legge Pd, ER Coraggiosa, Lista Bonaccini, Europa Verde, Forza Italia. Astenuti: Fratelli d’Italia, Lega, Rete civica.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]